Solidarietà base del bene comune
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Per la promozione e la protezione del bene comune è necessario riconoscere il ruolo della solidarietà internazionale. E’ quanto ha affermato ieri l’arcivescovo Ivan Jurkovič, Osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu e le altre organizzazioni internazionali di Ginevra, intervenendo alla 35.ma Sessione del Consiglio per i diritti Umani sulla solidarietà internazionale.
La solidarietà è la risposta alle sfide attuali
La comunità internazionale – ha aggiunto il presule – è attualmente chiamata ad affrontare numerosi fenomeni come le migrazioni, i cambiamenti climatici, i disastri naturali, i conflitti armati e il crescente divario tra poveri e ricchi. La delegazione della Santa Sede – ha spiegato mons. Jurkovič – è convinta che la solidarietà internazionale rappresenti un approccio efficace per rispondere a tali sfide.
Solo la fraternità supera la cultura dello scarto
Il presule ha poi ricordato quanto affermato da Papa Francesco nel videomessaggio inviato al TED 2017 tenutosi a Vancouver, in Canada, dal 24 al 28 aprile scorsi. La solidarietà – aveva detto il Santo Padre – dovrebbe diventare “un atteggiamento di fondo nelle scelte a livello politico, economico, scientifico, nei rapporti tra le persone, tra i popoli e i Paesi”. “Solo l’educazione alla fraternità, a una solidarietà concreta – aveva aggiunto il Pontefice – può superare la cultura dello scarto”.
La solidarietà è un valore morale
La solidarietà – ha osservato mons. Jurkovič – non è solo un dovere, ma un valore morale che deriva dal principio della fraternità umana. La solidarietà è la cura incondizionata dell’altro e richiede l’impegno di individui, privati, realtà nazionali e internazionali. La priorità – ha aggiunto – è di attuare e di rafforzare il principio della responsabilità di proteggere le persone, soprattutto le persone più vulnerabili.
La comunità internazionale ha scelto la solidarietà sull’egoismo
Ricordando le parole del cardinale Peter Turkson, prefetto del dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, mons. Jurkovič ha inoltre affermato che la comunità internazionale, con l’agenda 2030, ha scelto la solidarietà sull’egoismo: la solidarietà con gli esclusi di oggi, la solidarietà con i poveri di domani, la solidarietà con le future generazioni.
La solidarietà è il più efficace antidoto ai moderni populismi
Il presule ha infine ricordato quanto affermato dal Papa lo scorso 24 marzo ai capi di Stato e di governo dell’Unione Europea. La solidarietà “aveva detto il Pontefice – è anche il più efficace antidoto ai moderni populismi”. “La solidarietà comporta la consapevolezza di essere parte di un solo corpo e nello stesso tempo implica la capacità che ciascun membro ha di ‘simpatizzare’ con l’altro e con il tutto”. “Se uno soffre, tutti soffrono”.