Presidenziali e legislative in Nigeria

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Nigeria si svolgeranno domani le presidenziali e le legislative, nonostante le minacce di boicottaggio da parte dei partiti d’opposizione che chiedono di annullare per irregolarità lo scrutinio regionale del 14 aprile e di garantire un processo elettorale giusto e trasparente. Il presidente uscente, Olusegun Obasanjo, ha rivolto intanto un appello alle parti a non ricorrere a brogli per vincere la competizione. Sulle elezioni di domani, il servizio di Amedeo Lomonaco:

A poche ore dal voto, sembrano due i candidati favoriti per ricoprire l’incarico di presidente in Nigeria, maggiore produttore di petrolio dell’Africa e il più popoloso Paese africano. Il principale candidato dell’opposizione è il vicecapo di Stato nigeriano, Atiku Abubakar. L’attuale vicepresidente è stato riammesso alla tornata dopo essere stato in un primo momento estromesso dalla Commissione elettorale perché inquisito in un caso di sospetta corruzione. L’altro favorito è Umaru Yar’Adua, candidato del Partito democratico del popolo guidato dall’attuale presidente nigeriano Obasanjo.

Lagos

Si temono incidenti

Sulle elezioni incombe, poi, il rischio di incidenti: si temono infatti nuovi scontri dopo le elezioni dello scorso 14 aprile per eleggere i governatori di 36 Stati. Il bilancio di disordini e tumulti scoppiati durante quella votazione è pesantissimo: si stima che siano morte almeno 50 persone. E’ stato reso noto inoltre che alle amministrative il Partito democratico del popolo ha vinto in 27 Stati. Ma l’attenzione è rivolta, soprattutto, alla sfida elettorale di domani. I vescovi della Conferenza Episcopale della Nigeria hanno sottolineato che le elezioni costituiscono “una cartina di tornasole” per la democrazia nel Paese: tutti i cittadini – si legge in una nota dei presuli – sono chiamati “a condannare la politica di rancore, esclusione e violenza”.

La politica sia una responsabilità

Si devono esortare i politici – aggiungono i vescovi – a promuovere una cultura caratterizzata dal “rispetto reciproco e dal dibattito trasparente sui temi dello sviluppo nazionale”. “La politica – auspicano infine i presuli – non deve essere monopolio del governo ma una responsabilità per tutti i cittadini”.

Foto:

By OpenUpEd (Victoria Island, Lagos, Nigeria) [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

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