Ordinati diaconi 26 religiosi dei Legionari di Cristo

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In un’atmosfera di solennità, commozione e gioia oltre mille persone, provenienti da varie parti del mondo, hanno partecipato ieri a Roma alla cerimonia di ordinazione diaconale di 26 religiosi Legionari di Cristo. Nell’omelia, il segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, mons. Josef Clemens, ha sottolineato che dietro il corpo e l’intelletto si trova “l’uomo interiore, l’uomo nei suoi bisogni più profondi”. “Ricordatevi – ha affermato mons. Clemens rivolgendosi ai diaconi – anche dei bisogni nascosti dell’uomo interiore”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il perdono – ha detto mons. Josef Clemens – è la sintesi delle opere di misericordia spirituale: “Svegliare il senso del perdono, la necessità del perdono, il bisogno di un inizio nuovo” significa percorrere il cammino interiore della vera diaconia, “la diaconia reconciliationis”. Il diacono è chiamato “a portare avanti i segni di amore di Cristo”, a rispecchiare, a rendere visibile e vivificare “la diaconia di Cristo nel tempo della Chiesa”. E’ chiamato ad essere un autentico testimone del Vangelo come indica anche il termine diacono, che deriva dal greco διάκονος, ovvero “servitore”.

Il Signore è il diacono di tutti

“Il diacono – ha poi affermato il segretario del Pontificio Consiglio per i Laici – è chiamato a collaborare affinché tutte le attività della Chiesa siano permeate dallo Spirito del Cristo, servo nella Chiesa”. “Può esercitare questa diaconia particolare, che è un vero segno dell’amore di Cristo, cioè aiutare a trovare la strada verso la riconciliazione”. “Gesù – ha aggiunto – è il Signore e nello stesso tempo il diacono di tutti”. Ricordando il racconto della lavanda dei piedi, nel Vangelo di Giovanni, mons. Clemens ha sottolineato che “non esiste nessuna contraddizione tra la signoria e la diaconia di Gesù”. “Anzi, la sua signoria si fa vedere e si realizza nella sua diaconia”.

Porta al sacerdozio

L’ordinazione diaconale – ha quindi osservato il segretario del Pontifico Consiglio per i Laici – è la “porta di ingresso” al sacerdozio ma è anche “una dimensione fondamentale e permanente che non deve mai scomparire nell’attività apostolica”. “Anzi, deve permeare tutta l’esistenza dei ministri ordinati”. Citando l’Enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, mons. Clemens ha poi ricordato le dimensioni fondamentali della vita della Chiesa, “l’annuncio della Parola di Dio, la celebrazione dei Sacramenti e il servizio della carità”.

Impegno nel campo formativo

Dimensioni che la Congregazione dei Legionari di Cristo accosta all’impegno nel campo educativo e formativo. Ad oltre 200 centri educativi si aggiungono 1200 oratori e gruppi dedicati alla formazione e all’impegno apostolico dei giovani. Un grande impegno è dedicato anche alle attività nel sociale.

Zelo sincero della gran parte dei Legionari

La Congregazione dei Legionari di Cristo è attualmente presente in 20 Paesi con circa 850 sacerdoti e più di 2500 seminaristi. Lo scorso 30 aprile si è svolta in Vaticano una riunione, presieduta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, insieme con i cinque vescovi incaricati della visita apostolica alla Congregazione, fondata da padre Marcial Maciel Degollado, i cui comportamenti sono stati definiti in una nota ufficiale “gravissimi e obiettivamente immorali”. Riconoscendo “lo zelo sincero della gran parte dei Legionari”, la nota proseguiva infine con l’assicurazione, da parte del Papa, a non lasciare “soli” i Legionari e i membri del Movimento ‘Regnum Christi’.

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