Naufragio Costa Concordia, allarme ambientale

0
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Si aggrava il bilancio delle vittime in seguito al naufragio della nave di Costa Crociere davanti all’Isola del Giglio: nella notte, è stato trovato il cadavere di un uomo. I morti sono 6 e i dispersi 16. Sono state intanto interrotte le ricerche a causa di uno spostamento del relitto. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Le operazioni di soccorso sono al momento sospese: la nave ha cominciato a muoversi dalla posizione in cui si era incagliata. Si teme che il mare mosso possa aggravare la situazione. All’appello mancano ancora 10 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio. Tra i dispersi figura anche una bimba di 5 anni. Luca Cari, responsabile dell’Ufficio Vigili del Fuoco raggiunto telefonicamente sul posto:

R. – Sono state interrotte le operazioni di soccorso, non per il maltempo, ma per il fatto che la nave, costantemente monitorata, si è spostata di 9 cm sulla verticale, in altezza, e di 1,5 cm orizzontalmente. Avendo perso, quindi, almeno momentaneamente il punto di stabilità, è stato dato l’ordine di evacuazione. I sommozzatori della Guardia Costiera e i sommozzatori dei Vigili del Fuoco son ostati immediatamente evacuati e non stiamo più operando in questo momento, perché si sta monitorando la situazione per capire, effettivamente, se la nave è ferma o se sta scivolando verso il fondale.

D. – Purtroppo è una corsa contro il tempo: se la nave dovesse inabissarsi, finirebbe ogni speranza di trovare superstiti…

R. – Questo è un rischio concreto. Stiamo lavorando in condizioni di grande criticità.

Si aggrava, intanto, la posizione di Francesco Schettino, il comandante della “Concordia”, in stato di fermo con l’accusa di omicidio colposo plurimo, disastro e abbandono della nave. Un membro dell’equipaggio ha raccontato agli inquirenti che avrebbe dato l’ordine di puntare verso l’isola del Giglio, avvicinandosi a 150 metri dalla costa.

Foto:

By Rvongher [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *