Natale nel calendario Giuliano: gli auguri del Papa

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© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews– Domani celebreranno il Natale le Chiese orientali che seguono il calendario giuliano. A tutte, Francesco oggi dopo l’Angelus, ha fatto giungere il suo augurio cordiale e fraterno.

“Alcune Chiese orientali, cattoliche e ortodosse, che seguono il calendario Giuliano, celebreranno domani il Santo Natale. Ad esse rivolgo il mio augurio cordiale e fraterno nel segno della comunione tra tutti noi cristiani, che riconosciamo Gesù come Signore e Salvatore. A tutti loro, Buon Natale!”

Con queste parole Francesco ha fatto giungere nella solennità dell’Epifania il suo augurio alle comunità ecclesiali d’Oriente che si apprestano domani a celebrare la nascita di Gesù. Oltre a queste comunità, anche la maggior parte dei cristiani ortodossi continua ad utilizzare il calendario giuliano. Fin dal IV secolo d.C., la Chiesa ha adottato questo calendario che era in uso nell’Impero romano. L’appellativo giuliano deriva dal fatto che è stato promulgato da Giulio Cesare nel 46 a. C.

La nascita del calendario gregoriano

Nel sistema di calcolo dei giorni si registra un importante cambiamento nel 1582 quando viene pubblicata la bolla di Papa Gregorio XIII “Inter gravissimas” che pone fine, in molte regioni d’Europa, all’utilizzo del calendario giuliano. L’obiettivo di questa decisione è di superare lo sfasamento tra il calendario giuliano e il ciclo dell’anno solare.  “Togliamo e rimuoviamo – si legge nel documento – il vecchio calendario e vogliamo che tutti i patriarchi, primati, arcivescovi, vescovi, abati e gli altri capi della chiesa introducano il nuovo calendario (a cui si adatta anche la regola del martirologio) per la recita dell’ufficio divino e la celebrazione delle feste, in tutte le loro chiese, monasteri, conventi, ordini, milizie e diocesi”. Nel 1582, dunque, il calendario gregoriano sostituisce in molti Paesi quello giuliano.

In Egitto veglia di Natale nella nuova cattedrale

Tra le comunità che seguono il calendario giuliano, è un anno speciale in particolare per i copti: in Egitto la solenne liturgia della veglia di Natale è infatti in programma nella nuova cattedrale dedicata alla Natività di Gesù, costruita in quella che sarà la nuova capitale amministrativa del Paese. La celebrazione sarà presieduta dal Patriarca Tawadros II.

Epifania

Le differenze tra il calendario giuliano e quello gregoriano si riverberano anche nell’odierna festa dell’Epifania, con cui si ricorda la manifestazione di Dio a tutte le genti. Le comunità ecclesiali d’Oriente, che seguono il calendario giuliano, celebrano questa solennità il 19 gennaio.

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