Mattelart: teoria della comunicazione mondo

0

Mentre Anthony Giddens interpreta le relazioni tra globale e locale come gioco tra due forze reciprocamente opposte, Armand Mattelart, docente di scienze dell’informazione e della comunicazione, si sforza di superare la lettura dialettica tra queste due dimensioni.

Armand Mattelart

   La riflessione di Armand Mattelart si focalizza sull’internazionalizzazione progressiva del sistema di comunicazione. Obiettivo del suo studio è di ricercare le tracce profonde dell’attuale configurazione della “comunicazione mondo8 ripercorrendo le tappe storiche della creazione del reticolo tecnologico e informativo planetario e ricostruendo la genealogia dei concetti e delle teorie sull’internazionalizzazione della comunicazione. La sua analisi si sviluppa lungo tre concetti fondamentali:

  • la guerra e la sua logica intesa come componente essenziale della storia della comunicazione internazionale;
  • il progresso quale obiettivo di uno sviluppo comunicativo mirante all’uguaglianza e alla democrazia;
  • la cultura come questione cruciale della comunicazione mondo.

Processo unilineare

Secondo Armand Mattelart l’azione congiunta di media, pubblicità, agenzia di stampa, ecc. finalizzata alla creazione di una cultura globale omogenea è destinata a interagire costantemente con culture e tradizioni locali. Armand Mattelart tenta di sottrarsi alla logica deterministica della globalizzazione come processo unilineare e al tempo stesso non enfatizza il potere di resistenza del locale.

Interazioni e negoziazioni

“Tutte queste scale di realtà ovvero l’internazionale, il locale, il regionale, il nazionale, hanno senso solo se le si articola tra loro, se ne vengono messe in rilievo le interazioni, solo se, rifiutandosi di stabilire opposizioni e antinomie, si ricercano le mediazioni e le negoziazioni che si attivano tra le diverse dimensioni, senza peraltro ignorare l’esistenza affatto reale dei rapporti di forza che vigono tra loro”.

Adattamento e mediazioni

Le complesse interazioni tra globale e locale più che come scontri, spesso si manifestano sotto forma di eclettismo, sincretismo, ibridazione. D’altronde la contaminazione è stata spesso identificata quale tratto dominante della condizione contemporanea. Soprattutto sul piano socioculturale, i flussi transnazionali non hanno necessariamente assunto le forme dell’omologazione dei territori o della soppressione di differenze locali o nazionali, ma quelle dell’adattamento e della mediazione.

Spazio-mondo

E’ questa una questione che ormai è al centro degli enunciati contemporanei relativi alla costruzione dello spazio-mondo, uno spazio plasmato dalle logiche deterritorializzanti della globalizzazione dell’economia-mondo e, al tempo stesso, dal processo di riterritorializzazione delle singolarità spaziali nel corso del quale ciascuna comunità tende a dare un senso alla tendenza forte che le proietta verso condizioni universali. Pensare la comunicazione partendo dall’istanza internazionale sembra oggi essenziale. La conoscenza e la coscienza di ciò che avviene nello spazio-mondo in formazione sono in effetti indispensabili per combattere le forme molteplici che riveste l’esclusione dell’alto, qui come altrove.

Dalla tesi di laurea, nel 2001, di Amedeo Lomonaco: “Limiti e potenzialità del fenomeno della globalizzazione per l’economia contemporanea”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *