La gioia dei 100 mila fedeli in Piazza San Pietro

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Oltre 100 mila fedeli, giunti da tutto il mondo e da varie regioni italiane, in particolare dalla Campania e dal Veneto, hanno partecipato con grande gioia ed emozione all’udienza generale in Piazza San Pietro. Ascoltiamo alcune testimonianze nel servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Vedere il Pontefice è un’emozione che avvolge tutta Piazza San Pietro, dove si mescolano voci e speranze accompagnate dallo sguardo proteso verso Papa Francesco:

R. – Una bellissima esperienza! Non vedevo l’ora di venire a vedere questo grandissimo Papa. Credo che le sue parole diano un grande segno di speranza.

R. – La mia più grande emozione è stata quando il Papa ha ricevuto la lettera che gli ho scritto! Ho scritto della mia famiglia, ho aggiunto che vado a scuola di musica e suono la chitarra. Poi gli ho fatto delle domande e gli ho chiesto se mi poteva dare dei consigli su come prepararmi alla Prima Comunione!

R. – È un Papa che riscalda il cuore di tutti!

L’esortazione di Papa Francesco a tenere accese “le lampade della fede” è una luce che illumina il cuore, nonostante le ombre che offuscano il nostro tempo:

R. – La nostra fede, la nostra lampada – anche se è piccola – può comunque illuminare gli altri e quindi è una testimonianza del nostro credo, delle nostre scelte, anche morali. Gesù ci ha insegnato che se i giovani smettono di sognare morirebbero, perché i sogni ci fanno sopravvivere, ci fanno vivere! Quindi noi sogniamo perché abbiamo la fiducia, la certezza che Gesù è sempre con noi! Ci ama!

Particolarmente toccante è stato proprio l’invito del Papa, rivolto ai giovani, a “scommettere sui grandi ideali”, a “non aver paura di sognare cose grandi”:

R. – In un mondo che invece li abitua ad essere omologati, a dare tutto per scontato, a non pensare, questa è una voce forte per i giovani! Pensate in grande e pensate in proprio! In altre parole, non affittate il cervello!

R. – Non dobbiamo nascondere i nostri talenti, quello che vogliamo fare. Dobbiamo impegnarci sempre di più e non affliggerci mai!

R. – Ogni ragazzo deve avere delle aspettative e Papa Francesco sta invitando noi ragazzi a non mollare, a credere nei nostri sogni fino in fondo, ad avere fiducia in noi, nelle nostre capacità e in un futuro migliore!

R. – Secondo me queste parole ci danno più forza, perché oggi è difficile, ma credo che ce la faremo anche grazie a lui!

Dopo l’udienza, il Papa ha rivolto uno speciale saluto agli operai della società sarda ‘E.On’ e ricordato che, a causa della grave congiuntura occupazionale, è sempre più difficile la situazione in Sardegna:

R. – La Sardegna oggi sta vivendo veramente un momento molto triste perché non c’è lavoro. La povertà incombe su tutti. É una grande emozione il fatto che il Papa pensi a noi!

R. – Comunque ci auguriamo e preghiamo che i politici, coloro che hanno il potere, si mettano una mano sulla coscienza affinché vengano incontro a tutte le difficoltà che ci sono in questo momento! Siamo in una crisi mai vista! Molte persone ultimamente sono arrivate al suicidio; sentiamo, di queste notizie, una ogni giorno! Per quello chiediamo che veramente si mettano una mano sulla coscienza!

Grande infine l’emozione quando Papa Francesco, prima e dopo l’udienza, ha ripetutamente salutato dalla jeep pellegrini e fedeli giunti in Piazza San Pietro.

 

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