© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Tragedia nelle Filippine: nella parte orientale del Paese il tifone ‘Durian’ ha provocato almeno 394 morti e più di 90 persone risultano disperse. Dopo aver appreso la notizia, Benedetto XVI ha espresso il suo profondo dolore per le vittime e le devastazioni causate dal passaggio del tifone in un telegramma a firma del segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, inviato al nunzio apostolico nelle Filippine, mons. Fernando Filoni. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il Papa affida le vittime alla misericordia divina e assicura ai familiari la propria vicinanza con la preghiera. Il Santo Padre prega anche affinché tutti i soccorritori possano fornire un’adeguata assistenza alla popolazione colpita. La situazione più grave è quella della provincia orientale di Bicol. Fango e pietre hanno sommerso una zona alle pendici del vulcano Mayon, in eruzione da agosto. Interi villaggi sono stati letteralmente spazzati via, sepolti sotto giganteschi smottamenti che hanno trascinato verso valle tonnellate di fango, pietre, terriccio e ceneri vulcaniche.

Molte persone sono rimaste intrappolate sui tetti delle case e si teme che il bilancio delle vittime possa aggravarsi. Il presidente filippino, Gloria Arroyo, ha inviato l’esercito per aiutare la popolazione. Ma le operazioni di soccorso sono ostacolate dalla massa di detriti che rendono inagibili le principali vie di comunicazione della zona. A complicare la situazione c’è anche la perdurante eruzione del vulcano Mayon, tornato in attività ad agosto con colate laviche ed emissioni di ceneri e lapilli. In tanta disperazione non mancano comunque segnali di speranza: tra le macerie di una casa è stato trovato e tratto in salvo un bimbo di due mesi.

Foto:

By Lawrence Ruiz [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], from Wikimedia Commons

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