Afghanistan: violenze nella provincia di Helmand

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Afghanistan ancora violenze nella turbolenta provincia meridionale di Helmand: sei soldati della NATO sono morti ieri per l’esplosione di una mina al passaggio del loro convoglio. Sempre ieri, i servizi segreti afghani ed il presidente del Consiglio italiano, Romano Prodi, hanno confermato la notizia della barbara uccisione dell’interprete del giornalista italiano, Daniele Mastrogiacomo. Un portavoce dei talebani ha dichiarato che l’interprete afghano è stato ucciso perché “il governo afghano non ha risposto alle richieste” dei rapitori. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il capo dell’esecutivo italiano, Romano Prodi, ha definito “assurdo” l’omicidio dell’interprete. Il giornalista Daniele Mastrogiacomo ha parlato di “omicidio orribile, gratuito e vigliacco”. All’angoscia per la notizia si aggiungono, poi, nuovi particolari che rendono ancora più intricata la vicenda, costata la vita anche all’autista dell’inviato italiano. I servizi segreti afghani hanno accusato, infatti, il direttore dell’ospedale di Emergency, Rahmatullah Hanefi, di essere coinvolto nel rapimento di Daniele Mastrogiacomo e dei suoi due collaboratori. L’uomo, attualmente detenuto a Kabul, ha ufficialmente ricoperto il ruolo di mediatore durante le delicate fasi del sequestro.

Per i servizi segreti staggi consegnati ad un gruppo di talebani

Ma secondo i Servizi di intelligence afghani avrebbe consegnato gli ostaggi ad un gruppo di talebani. Il fondatore di Emergency, Gino Strada, ha subito definito “calunnie” tali accuse. E ha aggiunto che proprio Hanefi era già stato determinante per la soluzione di un altro sequestro. Hanefi – ha rivelato infatti Gino Strada criticando anche i governi di Roma e Kabul –  “ha consegnato due milioni di dollari pagati dall’esecutivo italiano per il rilascio del fotoreporter Gabriele Torsello”, liberato lo scorso 3 novembre. In Afghanistan proseguono, intanto, le operazioni di ricerca di due cooperanti francesi e di tre afghani sequestrati dai talebani, la scorsa settimana, nel sud del Paese.

Karzai non intende negoziare con i rapitori

I rapitori hanno chiesto il rilascio di almeno due guerriglieri. Ma il presidente afghano, Hamid Karzai, ha già escluso l’ipotesi di uno scambio di prigionieri. Nei giorni scorsi, Karzai aveva anche affermato di aver ricevuto “pressioni” dalle autorità italiane per il rilascio di cinque talebani in cambio della liberazione di Daniele Mastrogiacomo. In Italia, infine, l’opposizione ha chiesto a Romano Prodi di recarsi in Parlamento per rivelare tutti gli aspetti della vicenda ‘Mastrogiacomo’.

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