Iraq: liberati due ostaggi nipponici

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In queste ore di grande apprensione e sgomento per la sorte degli stranieri ancora in mano alla guerriglia irachena, si deve registrare una buona notizia: due nipponici, rapiti mercoledì scorso, sono stati rilasciati dai loro sequestratori. Sulla situazione in Iraq, dove ieri sono stati uccisi due poliziotti iracheni nei pressi di una moschea di Kerbala, ci riferisce Amedeo Lomonaco:

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I due ostaggi giapponesi liberati, un giornalista ed un militante pacifista, sono stati consegnati al Consiglio degli ulema, l’organismo dei religiosi sunniti che ha già contribuito, con la propria mediazione, al rilascio di diversi stranieri rapiti dalla guerriglia. La loro liberazione, confermata dal governo di Tokyo, si aggiunge al rilascio, avvenuto giovedì scorso, di altri tre ostaggi nipponici, due volontari e un fotografo freelance. Grande costernazione ha invece provocato un ennesimo video, trasmesso ieri da Al Jazeera, nel quale viene mostrato un ostaggio americano. L’emittente del Qatar ha anche diffuso un appello del padre di Stefio per la liberazione dei tre ostaggi italiani.

Appello del cardinale Bertone

Il presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi, in una lettera inviata al presidente della Commissione europea, Romano Prodi, ha inoltre sottolineato come “i drammatici avvenimenti iracheni facciano risaltare la necessità di un impegno dell’Unione Europea anche a sostegno di una incisiva azione dell’Onu per la soluzione dell’attuale crisi in Iraq”. Ed il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha telefonato stamattina alla famiglia Cupertino per tranquillizzare i parenti dell’ostaggio ed avvisarli che “si stanno aprendo nuovi contatti”. L’arcivescovo di Genova, cardinale Tarcisio Bertone, si è fatto portavoce dell’accorato appello rivolto dalla famiglia per la restituzione della salma di Fabrizio Quattrocchi.

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