Giovanni Paolo II ai premostratensi

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Il Papa ha ricevuto in udienza, questa mattina, un gruppo di 60 Canonici Regolari Premostratensi in occasione del Capitolo generale del loro Ordine, fondato nel 1120 da San Norberto nella valle di Prémontré, nella regione francese di Champagne.

 

Rivolgendosi alla delegazione guidata dall’abate genera-le, Noyens Hermenegildus Jozef, Giovanni Paolo II ha innanzitutto rimarcato come “i canonici regolari di Premontrè abbiano significativamente contribuito allo sviluppo e alla vita della Chiesa, soprattutto in Europa”.

L’Ordine dei Premostratensi

L’Ordine, che ha esteso la propria presenza in diverse parti del mondo, unisce la vocazione contemplativa ad una vita apostolica al servizio della Chiesa. “Come la chiamata al rinnovamento di Papa Gregorio VII è stata abbracciata da San Norberto – ha detto il Santo Padre – così oggi la Chiesa può guardare ai suoi figli spirituali per contribuire con entusiasmo alle sfide poste dalla predicazione del Vangelo all’alba del terzo Millennio”. “La ricerca di nuove forme di apostolato – ha aggiunto Giovanni Paolo II – richiede un genuino impegno per imitare, nello spirito del vostro fondatore, l’esempio della Chiesa primitiva, vivendo e promuovendo l’ideale di un solo cuore e una sola anima”.

San Norberto

E proprio la figura di San Norberto, nato nel 1080 a Xanten, in Germania, costituisce con la sua testimonianza di comunione “un segno potente e una sorgente di speranza per un mondo caratterizzato da forme esagerate di individualismo e di frammentazione sociale”. Nella biografia di Norberto si legge che durante una cavalcata nel bosco, sorpreso da un violento uragano, venne sbalzato di sella da un lampo accecante e come Saulo sulla via di Damasco ripeté la domanda: “Signore, cosa vuoi che io faccia?”. Dopo quell’episodio, che segnò l’inizio della sua conversione, il vescovo di Laon gli propose di mettersi alla guida dei Canonici regolari posti sotto la regola di Sant’Agostino, ai quali era stato assegnato il convento di Prémontré.

Sulla scia di questo straordinario esempio, il Papa ha invitato i Premostra-tensi a proseguire nei loro sforzi per far conoscere, specialmente ai giovani, “la bellezza e la gioia di una vocazione religiosa”.

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