Medio Oriente: uccisi presunti estremisti palestinesi

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Alta tensione e violenze in Medio Oriente: tre presunti estremisti palestinesi sono rimasti uccisi, stamani, in seguito ad un raid israeliano nel nord della Striscia di Gaza. In Israele, il premier Ehud Olmert ha dichiarato di essere rammaricato per la morte, venerdì scorso, di 8 “civili innocenti” su una spiaggia di Gaza durante un bombardamento israeliano. In risposta a questa azione militare, il braccio armato di Hamas è tornato ieri a lanciare razzi contro il sud di Israele, infrangendo una tregua unilaterale che durava da 16 mesi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Nel duro confronto tra il presidente palestinese, Abu Mazen, ed il governo guidato dal gruppo radicale Hamas si aggiunge un nuovo punto di frattura: il referendum convocato ieri da Abu Mazen per il prossimo 26 luglio. “I palestinesi di Gerusalemme, di Cisgiordania  e della Striscia di Gaza – si legge nel decreto presidenziale – sono chiamati ad esprimersi sul documento dei detenuti”.

La posizione di Hamas

Questo testo, redatto dai leader dei gruppi militanti palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, propone la costituzione di un governo di unità nazionale, la fine degli attacchi in territorio israeliano e la creazione di uno Stato di Palestina accanto ad Israele. Subito dopo l’annuncio di una consultazione su questo documento, che contiene un implicito riconoscimento del diritto ad esistere dello Stato ebraico, è arrivata la secca reazione di Hamas. “E’ la dichiarazione di un golpe contro il governo”, ha detto un deputato del movimento islamico.

Incontro tra Abu Mazen e Hanieh

Solo dopo il ritiro degli israeliani, Hamas potrà riconoscere Israele, ha spiegato il primo ministro palestinese, Ismail Hanieh, in un’intervista rilasciata al settimanale tedesco “Der Spiegel”. “Fino a quando ci sarà l’occupazione della nostra terra – ha precisato – la resistenza è un diritto legittimo del nostro popolo”. Non mancano, comunque, tentativi di dialogo tra le parti. Il presidente Abu Mazen ed il premier Ismail Hanieh si sono incontrati ieri sera a Gaza per discutere sul referendum.

Olmert: referendum solo gioco interno palestinese

I due leader hanno confermato che le divergenze non sono state superate ed hanno fissato, per questa sera, un nuovo colloquio. In Israele, infine, il premier Olmert ha giudicato il referendum solo un “gioco interno palestinese”. “AbuMazen – ha spiegato Olmert – è troppo debole ed è ostaggio dei fondamentalisti di Hamas”.

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