Raid israeliani nella Striscia di Gaza

0
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Tre raid aerei israeliani, un’automobile che esplode, almeno due membri del braccio armato della Jihad islamica uccisi. Questo il bilancio dell’operazione dello Stato ebraico nella Striscia di Gaza, che in tutto ha provocato almeno 9 morti. Il presidente palestinese, Abu Mazen, ha accusato Israele di “terrorismo di stato”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Continuano gli attacchi mirati di Israele contro presunti estremisti palestinesi. Secondo fonti giornalistiche locali, l’aviazione israeliana ha condotto, nella Striscia di Gaza, almeno tre raid in meno di un’ora. Il più grave è avvenuto in una via di Gaza. Un medico di un ospedale della città palestinese ha riferito che un missile israeliano ha centrato un camioncino con a bordo diversi militanti della Jihad islamica pronti a lanciare razzi Qassam contro lo Stato ebraico. Accanto al mezzo, sono anche stati trovati frammenti di ordigni rudimentali. Fonti locali hanno reso noto, inoltre, che tra le vittime figurano due bambini.

Tensioni politiche

Sul versante politico, si acuisce lo scontro interpalestinese tra il governo del gruppo radicale Hamas, guidato dal premier Haniyeh, e il partito Al Fatah del presidente Abu Mazen, appoggiato dall’esercito. Nella Striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas, e in Cisgiordania, dove è forte il consenso verso Al Fatah, la situazione è molto tesa e AbuMazen ha decretato lo stato di emergenza. Ieri, miliziani armati dei martiri di Al Aqsa, il braccio armato di Al Fatah, hanno assaltato e incendiato le sedi del governo e del Parlamento a Ramallah. In segno di protesta, si è dimesso il ministro del Turismo, l’unico cristiano nel governo formato dal movimento radicale di Hamas.

Foto:

By Israel Defense Forces (Karakal Winter Training) [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *