Russia sospesa dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu
Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a cui spetta il compito di eleggere i membri del Consiglio per i diritti umani, fino ad oggi aveva sospeso solo un Paese: la Libia. In Ucraina, intanto, continuano in varie regioni bombardamenti da parte delle forze russe.
L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato con 93 voti a favore la richiesta degli Usa di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra. Nella bozza di risoluzione si esprime, in particolare, “grave preoccupazione per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca”. Il presidente americano Joe Biden plaude alla decisione dell’Onu. Il Cremlino ribadisce che Mosca continuerà a “difendersi” sulla scena internazionale. Il Consiglio dei Diritti Umani, organo sussidiario dell’Assemblea Generale, con sede a Ginevra, è stato creato nel 2006 in sostituzione della Commissione per i Diritti Umani, con il compito di promuovere il rispetto universale e la protezione dei diritti umani, di intervenire in caso di loro violazione e di favorire il coordinamento delle strutture operanti nel sistema Nazioni Unite.
La guerra continua
Il conflitto in Ucraina, giunto al 44.mo giorno, è sempre più drammatico. Sul terreno proseguono pesanti combattimenti nel sud-est del Paese ed è ripresa l’offensiva di Mosca a Mariupol, dove il bilancio delle vittime civili supera quota 5 mila, tra cui oltre 200 bambini. Nuove esplosioni sono state registrate ad Odessa. Pesanti bombardamenti e lanci di razzi hanno inoltre martellato per tutta la notte la regione del Donbass. Le sirene hanno risuonato di continuo facendo correre nei rifugi la popolazione della città di Slavyansk, secondo la Bbc. A Borodyanka sono stati trovati 26 cadaveri sotto le macerie. In questa città la situazione è peggiore di quella tragica vista a Bucha, ha affermato il presidente ucraino Zelensky che ha chiesto alle ambasciate di tornare a Kiev. Le forze russe, secondo il Pentagono, avrebbero rinunciato ai piani per conquistare la capitale ucraina. Anche per oggi sono stati concordati 10 corridoi umanitari per evacuare la popolazione civile dalle città ucraine. Lo annuncia la vice premier Iryna Vereshchuk su Telegram. In particolare per la città assediata di Mariupol è previsto un corridoio fino a Zaporizhzhia.
Colloqui online tra Mosca e Kiev
I colloqui tra i negoziatori ucraini e russi proseguono in formato online ma “il clima è cambiato” dopo il ritrovamento di decine di civili uccisi a Bucha. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, secondo quanto riporta il ‘Guardian’. Il G7 annuncia intanto nuove sanzioni. Anche l’Unione Europea ha dato via libera ad un nuovo pacchetto di sanzioni che includono tra l’altro il graduale embargo all’import di carbone russo. il presidente del Consiglio Ue Charles Michel anticipa che l’Ue proporrà di aumentare il fondo per il sostegno militare all’Ucraina con ulteriori 500 milioni portandolo a 1,5 miliardi di euro. Previsto infine oggi a Kiev l’incontro tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e Zelensky.