Napolitano firma la manovra del governo Monti

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto “Salva Italia”. Dopo l’avvio dell’iter parlamentare, la manovra, varata dal governo, dovrebbe poi ottenere il via libero definitivo del Parlamento prima di Natale. Non si esclude che il presidente del Consiglio, Mario Monti, dopo aver recepito alcune modifiche da parte dei partiti, decida di porre la fiducia, come suggerito anche dall’ex premier Silvio Berlusconi. Illustrando la manovra a Camera e Senato, il presidente del Consiglio Mario Monti ha ribadito, ieri, che “l’Italia non fallirà”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Il premier Mario Monti ha ribadito che non esiste un’alternativa alle misure anticrisi: “Al di fuori della casa dell’Unione Europea – ha detto ieri il primo ministro – ci sono il baratro e la povertà”. Il presidente del Consiglio, che ha anche annunciato la riforma del mercato del lavoro e dell’assistenza sociale, ha aggiunto che ogni deviazione dalla riduzione del debito pubblico “rischia di far sprofondare il Paese in un abisso”: “L’esempio della Grecia – ha ricordato – è vicino”.

Sostegno alle misure anticrisi

Diversi partiti politici hanno espresso il loro sostegno alle misure anticrisi varate dal governo. Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha detto che su alcuni temi, come infrastrutture e imprese, la manovra “fa registrare una continuità con le linee tracciate dal governo Berlusconi”. Sostegno alla manovra anche dal capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, che ha chiesto “un prelievo maggiore sullo scudo fiscale” da chi ha evaso ed esportato capitali all’estero.

Misure necessarie con euro sotto attacco

Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ha detto che le misure sono necessarie perché l’euro “è sotto attacco” e l’Italia è “sull’orlo del baratro”. Sostegno “pieno e leale” al governo Monti anche da “Futuro e Libertà”: per il capogruppo alla Camera, Benedetto Della Vedova, la manovra è “il primo, ma importante passo affinché l’Italia possa rimettersi in carreggiata”. Il capogruppo di ‘Italia dei Valori”, Massimo Donadi, giudica invece “inaccettabile” la manovra ed invita il governo ad un “confronto parlamentare”. Contrarietà alle misure è stata espressa anche dal capogruppo della Lega, Marco Reguzzoni, secondo cui la manovra, giudicata “non equa”, “deprimerà ulteriormente il Paese”.

Natale sottotono

Per la Confcommercio, secondo cui nel 2011 l’Italia è già in recessione, sarà un Natale sottotono, ma non disastroso per i consumi. In Italia, intanto, i sindacati Cisl, Uil e Cgil hanno già fissato uno sciopero, per ora separato, previsto per lunedì prossimo, il 12 dicembre, contro la manovra considerata iniqua. Dall’Unione Europea, infine, arrivano consensi e apprezzamenti. Il commissario Ue per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha definito le misure anticrisi un pacchetto “tempestivo e ambizioso, poiché dà il segnale che serviva di un nuovo approccio alla politica economica”.

Intervista con Francesco Belletti

Diversi osservatori sottolineano che le misure anticrisi avranno pesanti effetti sul bilancio delle famiglie. Secondo l’Osservatorio nazionale “Federconsumatori”, le ricadute economiche sono quantificabili in 1173 euro annui per famiglia. Sulla manovra varata dal governo Monti ascoltiamo, al microfono di Amedeo Lomonaco, il commento del presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Francesco Belletti:

R. – Parlare di famiglia rispetto a questo provvedimento significa mettere in discussione l’equità, che non dipende da questa manovra: noi siamo in una situazione di ingiustizia verso le famiglie con carichi familiari ereditata da 20 anni di governi. Questa manovra conserva una grande iniquità e, soprattutto, non fa niente per sostenere le famiglie con carichi familiari, che sono già pesantemente penalizzate. Anzi, aggiunge alcuni interventi che genereranno ulteriori difficoltà alle famiglie.

Sistema delle pensioni

D. – A proposito di interventi, quello più consistente riguarda il sistema delle pensioni: come influiranno questi provvedimenti sulle famiglie?

R. – E’ il tema più caldo e riguarda proprio il sistema economico complessivo. Noi sottolineiamo che anche in questa manovra si poteva inserire un’attenzione alla famiglia. Da qualche anno stiamo chiedendo di riconoscere alle donne, per esempio, due anni di contribuiti figurativi per ogni figlio perché, di fatto, lo svantaggio della donna sul mondo del lavoro è primariamente legato al fatto che le carriere vengono interrotte. Su questo non c’è nessun sostegno. Si poteva, quindi, ‘colorare’ di famiglia anche l’intervento sulle pensioni.

Misure sulla casa

D. – Ben 11 miliardi delle maggiori entrate previste dalla manovra di 30 miliardi di euro lordi, saranno garantiti dal complesso di misure sulla casa. Imposte, anche queste, che colpiranno le famiglie…

R. – E’ incomprensibile come la politica non capisca che i beni hanno valore in funzione delle persone che li utilizzano. Cento metri quadri per due persone sono una dotazione di lusso per una casa; cento metri quadri per sei persone, forse, sono insufficienti. In generale si può dire che manca la ‘misura di famiglia’ in questa manovra.

Aumento dell’Iva

D. – E non è neanche ‘a misura di famiglia’ l’aumento – previsto a partire da settembre – dell’Iva di due punti percentuali…

R. – Anche qui si spara nel mucchio, nel senso che l’aumento dell’Iva collegato ai consumi colpisce chi più consuma: una famiglia con cinque-sei persone consuma di più e viene ulteriormente penalizzata dall’aumento dell’Iva. Quindi chi ha più figli pagherà di più!

Modifiche da apportare

D. – Sta per cominciare l’iter parlamentare della manovra. Quali sono le modifiche più urgenti che chiedete?

R. – Io credo che sia ancora possibile sicuramente modulare la tassa sulla casa in funzione dei nuclei familiari: la franchigia non deve essere solo sul valore della casa, ma deve cambiare in funzione del numero di persone che abitano in quella casa. Stessa riflessione, probabilmente, anche sull’Iva: rivedere quali sono i prodotti che devono essere sottoposti a questo prelievo… Questo governo deve dare un segnale forte a favore della famiglia, altrimenti resterà una quota di iniquità molto forte nella manovra.

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