Il Papa: solo la civiltà dell’amore può dare un’anima al mondo

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© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNewsTornare alle fondamenta poste da San Luigi Maria Grignion de Monfort. E’ questa l’esortazione rivolta da Papa Francesco ai partecipanti al 32.mo Capitolo generale dei Fratelli di San Gabriele. Una di queste fondamenta – ha detto il Pontefice – è “la Parola di Dio da meditare costantemente”. L’altra è la Sapienza, un pilastro che richiede di ascoltare “Dio con umile sottomissione” e di “agire in Lui e per mezzo di Lui con fedeltà perseverante”.

La vita fraterna

In un mondo segnato dall’individualismo e dalla globalizzazione, dal consumismo, dall’efficienza e dall’apparenza, la vita fraterna è una via privilegiata. Un’esperienza – ha osservato il Papa – che “rende testimonianza”, “attira ed evangelizza ogni giorno”. Ed è una via “contagiosa”, uno stimolo per ognuno “ad essere disponibile allo Spirito dimenticando se stesso”.

Passare da una vita in comune a una vita fraterna può rendere il cammino quotidiano più agevole e gioioso. L’attenzione al fratello che mi sta accanto, come pure il dialogo favoriscono la comunione nella diversità. Nell’attuale crisi spirituale che genera angoscia e tristezza a motivo della perdita del senso della vita, vi invito a formare comunità accoglienti, in cui è bello vivere, manifestando specialmente ai giovani la gioia di seguire Cristo e di rispondere alla sua chiamata.

La civiltà dell’amore

“Amate con il cuore e con le mani” – ha aggiunto il Pontefice – è la sintesi di ciò che “voi aspirate a vivere e a trasmettere”. “Solo la civiltà dell’amore” potrà dare un’anima al nostro mondo globalizzato in preda a continui mutamenti.

“Impariamo da Gesù, la Sapienza incarnata, come accogliere l’altro e tessere legami con lui, specialmente se è differente, di un’altra cultura, di un’altra generazione, andando al cuore della sua attesa ed esprimendo il nostro amore con gesti concreti, di compassione, di condivisione, a costo di rischiare”.

Prendere il largo con fiducia

Grazie al vostro carisma vissuto con dedizione e saggezza – ha detto inoltre Francesco – voi potete essere dei fari, mettendo in luce il carattere evangelico della missione educativa”. “Al centro della vostra missione, c’è sempre stata l’attenzione ai poveri e agli emarginati. Continuate ad aiutarli a essere protagonisti del loro futuro per occupare il loro posto nella società”. Dal Papa, infine, l’invito “a prendere il largo con fiducia e con un rinnovato slancio missionario”.

I Fratelli di San Gabriele

Insieme agli altri istituti della famiglia monfortana, i Padri Monfortani e le Figlie della Sapienza, i Fratelli di San Gabriele legano la loro missione al carisma di San Luigi Maria Grignion de Monfort. Il loro prezioso impegno, nell’insegnamento,  si rivolge  soprattutto ai diversamente abili (non vedenti, non udenti), agli orfani, ai ragazzi di strada e a quanti sono privi di beni materiali e di affetti, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Il 32.mo Capitolo generale è incentrato sul tema: “Vita fraterna e dimensione comunitaria della missione monfortana”.

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