Il Papa apre la Porta Santa della Carità
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Il Giubileo della Misericordia si arricchisce di un altro toccante evento. Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della Carità nell’Ostello della Caritas “Don Luigi di Liegro” nei pressi della stazione Termini di Roma. Le strade della ricchezza, della vanità, dell’orgoglio – ha detto il Santo Padre – non sono vie di salvezza. La salvezza è nell’umiltà. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
“E’ questa la porta del Signore. Apritemi le porte della giustizia. Per la tua grande misericordia entrerò nella tua casa, Signore”.
Con queste parole Papa Francesco ha aperto la Porta Santa dell’Ostello della Caritas, piccolo villaggio della carità nel cuore di Roma. Dopo aver sostato in preghiera, il Santo Padre è entrato nella sala della Mensa dove è stato accolto da oltre 200 ospiti, in rappresentanza di tutti i centri di accoglienza della Caritas diocesana, accompagnati da alcuni volontari e operatori. Per loro l’Ostello non è solo il luogo dove ricevere un pasto caldo o trovare un sicuro rifugio dal freddo, ma anche una porta di riconciliazione avvolta dall’abbraccio della misericordia.
Dio è tra i più bisognosi
Auspicando che il Signore apra la porta del nostro cuore, il Papa ha presieduto la Santa Messa animata dagli ospiti della struttura. Nell’omelia, il Pontefice ha esortato a cercare Dio tra i più bisognosi:
“Se vuoi trovare Dio, cercalo nell’umiltà, cercalo nella povertà. Cercalo dove Lui è nascosto: nei più bisognosi, nei i malati, negli affamati, nei carcerati”.
La salvezza è nell’umiltà
Le ricchezze, le onorificenze non aprono la porta del Cielo. La strada della salvezza – ha aggiunto – è la via dell’umiltà:
“Non c’è lusso, non c’è la strada delle grandi ricchezze, non c’è la strada del potere. C’è la strada dell’umiltà”.
Il Papa prega per Roma
Poi il Papa ha chiesto di pregare per Roma:
“Oggi noi preghiamo per Roma, per tutti gli abitanti di Roma, per tutti, incominciando da me, perché il Signore ci dia la grazia di sentirci scartati, perché noi non abbiamo alcun merito: soltanto Lui ci dà la misericordia e la grazia. E per avvicinarsi a quella grazia, dobbiamo avvicinarci agli scartati, ai poveri, a quelli che hanno più bisogno”.
Il Natale faccia nascere il Signore in ogni cuore
Dopo la Santa Messa gli ospiti dell’Ostello hanno cantato “tanti auguri a te, Francesco” per i 79 anni appena compiuti dal Pontefice. Il Papa ha infine espresso un auspicio:
“In questo Natale io vorrei che il Signore nasca nel cuore di ognuno di noi, nascosto così, che nessuno se ne accorga, me che il Signore ci sia”.