Francesco in volo verso il Bahrein: “Vado come pellegrino di pace e fraternità”

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Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews L’Airbus A330 di ITA Airways decollato alle 9.45 da Roma Fiumicino. Il telegramma al presidente italiano Mattarella: un viaggio per “testimoniare l’importanza dell’incontro tra civiltà, religioni e culture”. Nel Paese mediorientale il Papa prenderà parte alla fase conclusiva del Forum dedicato al dialogo per la coesistenza umana tra Oriente e Occidente.

Dallo Stato meno esteso del mondo al piccolo Regno del Bahrein. Il 39.mo viaggio apostolico ha avuto inizio alle 9.45 con la partenza in aereo dall’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Il volo congiunge porzioni di regioni del mondo che hanno visto distendersi, nella storia, le prime traiettorie del cristianesimo. Francesco, il primo Pontefice a visitare il Bahrein, si reca in questo Paese del Golfo mediorientale, culla dell’islam sciita, su invito delle autorità civili ed ecclesiali. A portarlo ad Awali è un Airbus A330 di ITA Airways ad impatto ambientale zero CO2. L’amministratore delegato e direttore generale della Compagnia, Fabio Maria Lazzerini, ha consegnato infatti a Papa Francesco una stampa su tela con l’illustrazione simbolo del “Manifesto della Sostenibilità”, a testimonianza dell’impegno di ITA Airways per un futuro più sostenibile.

Manama, capitale del Bahrein

Nel Regno dei due mari

Il Bahrein è uno Stato insulare situato nel Golfo, tra l’Arabia Saudita e il Qatar. Il “Regno dei due mari”, dal significato del termine “Bahrein” in lingua araba, è un Paese insulare abitato da oltre un milione e mezzo di persone e costituito da un arcipelago di 33 isole. Durante la visita, Francesco si recherà nelle città di Awali e Manama. La stragrande maggioranza dei cristiani nel Paese, il 15% della popolazione, è composta da cittadini stranieri che vi risiedono per motivi di lavoro. Complessivamente, il 70% degli abitanti sono musulmani. I cattolici sono circa 161 mila.

Il telegramma al presidente Mattarella

Dopo il decollo da Roma, sorvolando l’Italia, il Papa ha inviato al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, il consueto telegramma di saluto: “Nel momento in cui lascio Roma per recarmi nel regno del Bahrein, pellegrino di pace e di fraternità, per testimoniare l’importanza dell’incontro tra civiltà, religioni e culture, mi è caro rivolgere a Lei, signor presidente, il mio deferente saluto, che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del caro popolo italiano, cui invio volentieri la mia benedizione”.

Pronta la risposta del presidente Mattarella: “Questo suo pellegrinaggio nel cuore del Golfo Persico, in occasione del Forum bahreinita per il dialogo – si legge nel suo messaggio – rinnova a tutti gli uomini di buona volontà il suo forte incoraggiamento ad adoperarsi per la fratellanza umana, presidio della pace e di una più efficace tutela dei diritti della persona”.

Il saluto ai giornalisti

In aereo il Papa, a causa dei dolori al ginocchio, non ha compiuto il consueto giro tra i giornalisti e ha chiesto loro di passare da lui per un saluto. Uno ad uno i cronisti e cameraman che lo accompagnano nella trasferta sono andati quindi a salutare il Pontefice che li ha ringraziati per la compagnia e per il lavoro. Quello in Bahrein, ha aggiunto poi Francesco, è “un viaggio interessante” dal quale possono emergere “belle notizie”.

Il primo giorno in Bahrein

All’aeroporto di Awali il Papa verrà accolto dal Re del Bahrein, dal Principe ereditario, da altri tre figli del sovrano e da un nipote. L’arrivo, alla “Sakhir Air Base”, è previsto alle ore alle 16.45 locali (le 14.45 in Italia). Dopo l’accoglienza ufficiale e la visita di cortesia al sovrano, il Re Hamad bin Isa bin Salman Al Khalifa, è in programma la cerimonia di benvenuto nel cortile del “Sakhir Royal Palace”, la residenza reale che si trova in una regione desertica a nord-est del villaggio di Zallaq e del circuito automobilistico che dal 2014 ospita il Gran Premio di Formula 1 e altre competizioni. L’ultimo evento della prima giornata di Francesco in Bahrein è l’incontro con le autorità, con la società civile e con il corpo diplomatico.

Ponti tra Oriente e Occidente

Il viaggio in Bahrein, in programma fino al 6 novembre, si snoda in un tempo scosso da vari conflitti, tra cui quello in Ucraina. La pace, di cui il mondo oggi ha estremo bisogno, è uno dei temi al centro di questa visita che si svolge in occasione del “Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence”, un incontro promosso per costruire ponti di dialogo tra Oriente e Occidente. Il Papa prenderà parte, nella giornata del 4 novembre, alla fase conclusiva di questo Forum. Altri eventi principali della visita nel Paese mediorientale, sono previsti il 5 novembre quando il Pontefice presiederà la Santa Messa e incontrerà i giovani. Il 6 novembre, nella capitale Manama, è in programma l’incontro di preghiera con vescovi, sacerdoti e consacrati presso la Chiesa del Sacro Cuore. In questo luogo Francesco reciterà l’Angelus e poi tornerà ad Awali. Dopo la cerimonia di congedo, il Papa partirà per Roma.

Destinazione Bahrein

All’Angelus dello scorso primo novembre Papa Francesco ha sottolineato che quello in Bahrein è un “viaggio all’insegna del dialogo”: “Parteciperò infatti a un Forum – ha detto il Pontefice – che tematizza l’imprescindibile necessità che Oriente e Occidente… Chiedo a tutti di accompagnarmi con la preghiera, perché ogni incontro e avvenimento sia un’occasione proficua per sostenere, in nome di Dio, la causa della fraternità e della pace, di cui i nostri tempi hanno estremo e urgente bisogno”.

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