Iraq: attacco suicida in centro di reclutamento

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Ancora violenze in Iraq: un centro di reclutamento è stato teatro di un ennesimo attacco suicida: un kamikaze si è messo in fila tra le aspiranti reclute e si è fatto saltare in aria provocando la morte di almeno 10 persone. In questo scenario dominato dall’insicurezza, il clima di instabilità si riflette anche nella politica irachena. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Almeno quattro membri sunniti della Commissione incaricata di redigere la Costituzione si sono autosospesi dall’incarico all’indomani dell’uccisione di due loro colleghi a Baghdad. La decisione rischia di complicare il completamento della stesura del testo costituzionale, previsto ento metà agosto e che sarà sottoposto a referendum ad ottobre. I deputati sunniti hanno chiesto, inoltre, l’apertura di un’approfondita indagine governativa per chiarire la dinamica del duplice assassinio.

Rapporto di Oxford Research Group

La difficile situazione del Paese è drammaticamente confermata anche da un rapporto diffuso ieri dall’Oxford Research Group. La ricerca rivela che sono quasi 25 mila i civili morti dall’inizio della guerra nel 2003. Tra questi, almeno un quinto sono donne e bambini. Il dossier riferisce inoltre che, dall’inizio del conflitto, sono in media 34 i civili iracheni rimasti uccisi ogni giorno in seguito ad operazioni militari. Secondo il rapporto, il 37 per cento delle morti di civili sono state causate da azioni condotte da soldati della coalizione, il 36 per cento dalla violenza criminale ed il 9 per cento da attacchi di ribelli.

In Gran Bretagna processo per tre militari

In Gran Bretagna, intanto, saranno processati tre militari britannici per crimini di guerra: sono accusati di aver commesso abusi contro prigionieri iracheni. Al Qaeda torna, infine, a minacciare l’Europa: le brigate al-Masri – legate alla rete terroristica di Bin Laden – hanno lanciato via internet un ultimatum a tutti i Paesi europei impegnati in Iraq, intimandoli a ritirare le truppe entro un mese.

Foto:

By Jim Gordon [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

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