Vita consacrata, intervista con padre José Rodriguez Carballo

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

I monasteri sono oasi spirituali che indicano al mondo ciò che è essenziale: “cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore”. E’ quanto ha affermato stamani il Papa ricevendo i partecipanti alla plenaria della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, che quest’anno celebra i suoi cento anni di attività.Sul discorso rivolto dal Papa ai partecipanti alla plenaria ascoltiamo, al microfono di Amedeo Lomonaco, il commento del ministro generale dei Frati Minori, padre José Rodriguez Carballo:

R. – Vorrei soltanto sottolineare che nelle parole del Santo Padre appare sempre un grande amore per la vita consacrata e per la vita monastica. Il Santo Padre, oltre a quello che dice, trasmette questo amore e questa fiducia nella presenza e nella testimonianza della vita consacrata e questo per noi consacrati è molto importante e di questo veramente ringraziamo il Santo Padre.

Essere monaci oggi

D. – Cosa vuol dire, oggi, essere monaci in un tempo così complesso come il nostro?

R. – Il Santo Padre, proprio nel discorso di oggi, ha centrato la vocazione monastica nel cercare Dio, e questo penso sia la grande vocazione ed il segno, direi profetico, della vita monastica nel mondo di oggi. In un tempo in cui sembra che Dio ormai non esista, o almeno in un tempo in cui tanti si comportano come se Dio non esistesse, il monaco ci ricorda non soltanto l’esistenza di Dio, ma ci ricorda che Dio deve essere al centro della vita e che Dio fa sì che una persona possa realizzarsi pienamente.

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