Violenze nei Territori e in Cisgiordania

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

 Nei Territori Palestinesi, due bambini sono morti per lo scoppio di un razzo che avrebbe probabilmente dovuto colpire il sud di Israele. In Cisgiordania, poi, dure proteste hanno caratterizzato l’evacuazione di due abitazioni di coloni ad Hebron. Sul versante politico, intanto, alimenta nuove speranze l’incontro di ieri tra il premier israeliano, Ehud Olmert, ed il presidente palestinese, Abu Mazen. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Nella Striscia di Gaza, due fratellini sono morti a causa dello scoppio di un razzo, trovato vicino alla loro abitazione. I due bambini stavano probabilmente giocando con l’ordigno rimasto inesploso. L’area dove è avvenuta la disgrazia, a poca distanza dal confine con Israele, è solitamente utilizzata dagli estremisti palestinesi per gli attacchi con razzi o mortai, contro lo Stato ebraico. La cittadina palestinese di Hebron, in Cisgiordania, è stata poi teatro di nuovi scontri tra manifestanti ultranazionalisti e forze di sicurezza israeliane impegnate nell’evacuazione di due abitazioni di coloni. In base a un accordo firmato nel 1997 dall’allora primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e dal defunto presidente palestinese, Yasser Arafat, l’80 per cento delle truppe israeliane si ritirò da Hebron nel 1997.

Il nodo dei coloni

Ma nella città di Hebron vivono ancora circa 700 coloni. In questo difficile contesto non mancano comunque segnali di speranza, soprattutto dopo il primo colloquio tra il premier israeliano ed il presidente palestinese, avvenuto ieri in una città della Cisgiordania, a Gerico. Olmert ha detto che il governo di Israele è pronto ad allargare il negoziato con i palestinesi alle “questioni fondamentali”, quali il futuro di Gerusalemme e la questione dei profughi palestinesi. L’auspicio è che i negoziati possano finalmente portare alla creazione di uno Stato palestinese che viva in pace e sicurezza al fianco di Israele.

Foto:

By Harry Pockets (Pockets23) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html), CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/) or CC BY-SA 2.5 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5)], from Wikimedia Commons

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