Vertice del G8 ad Heiligendamm

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Il vertice del G8 ad Heiligendamm, in Germania, è entrato nel vivo dei lavori. Dopo gli scontri di ieri, resta alta la tensione. Un migliaio di manifestanti hanno bloccato le strade di accesso. I partecipanti al summit si apprestano, intanto, ad affrontare temi cruciali. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il vertice del G8 ruota intorno a due ambiti centrali: il rispetto ambientale e l’equilibrio strategico mondiale. Sul clima, si prevedono importanti passi in avanti ma mancano ancora risultati definitivi. I leader del G8 sono vicini ad un accordo per un taglio “sostanziale” delle emissioni di gas serra. Il premier britannico Tony Blair ha detto di ritenere tale riduzione un obiettivo per il 2050. Il presidente americano George Bush ha dichiarato comunque che è ancora troppo presto per fissare degli obiettivi e ha ipotizzato “una funzione di collegamento” degli Stati Uniti, unico Paese del G8 a non aver aderito al protocollo di Kyoto dell’ONU, fra le posizioni dell’Europa e di Cina e India.

Si pensa di dimezzare le riduzioni di gas serra entro il 2050

La proposta tedesca di dimezzare le riduzioni di gas serra entro il 2050 non sarà probabilmente accolta e il documento finale del G8 sul clima conterrà solo l’impegno a riduzioni “consistenti” delle emissioni di gas serra senza l’indicazione di obiettivi e cifre. Il programma dei lavori prevede anche una sessione dedicata allo sviluppo economico mondiale e l’incontro nel pomeriggio tra il presidente statunitense George Bush e il capo di Stato russo Vladimir Putin dopo giorni di intense polemiche sullo scudo spaziale. Sarà l’occasione, secondo gli esperti, per riportare le relazioni tra Russia e Stati Uniti sulla via della distensione.

Bush: la Russia non è una minaccia per l’Europa

Schiarite, comunque, già si intravedono. Bush ha detto che “la Russia non è una minaccia per l’Europa, così come lo scudo non è una minaccia per la Russia”. Il portavoce del leader del Cremlino ha poi precisato che la minaccia di puntare i missili russi contro l’Europa era in realtà solo la menzione di una possibile opzione. Da registrare, infine, che il G8 in Germania è il più caro e inquinante della storia: costerà cento milioni di euro e produrrà 30 mila tonnellate di anidride carbonica.

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