Territori palestinesi alla ricerca di un governo di unità nazionale

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Nei Territori Palestinesi è iniziata la delicata fase per la formazione del governo di unità nazionale: il primo ministro, Ismail Haniyeh, ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente Abu Mazen. Il presidente palestinese ha poi subito incaricato Haniyeh di formare il nuovo esecutivo. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

In base agli accordi della Mecca dello scorso 8 febbraio, il governo di unità nazionale sarà composto da uomini di Hamas, al Fatah, formazioni minori e politici indipendenti che occuperanno alcuni ministeri chiave. Il nuovo esecutivo, ha detto Haniyeh, condurrà i palestinesi “verso una nuova era”. Secondo fonti locali, il primo ministro metterà a punto la squadra di governo nel giro di cinque settimane e poi andrà in Parlamento per ricevere il via libera definitivo.

Le condizioni della comunità internazionale

La Comunità internazionale ha già indicato condizioni imprescindibili. Il futuro governo palestinese – avverte l’amministrazione statunitense – dovrà riconoscere il diritto di Israele a esistere. Si deve poi rinunciare alla violenza e accettare gli accordi internazionali siglati in passato. Il governo uscente, insediatosi dopo le elezioni politiche dello scorso anno, era formato solo da ministri di Hamas e ha sempre respinto queste condizioni. Adesso si spera che un governo non più monocratico possa avere posizioni più flessibili.

Lunedì incontro Rice,Olmert e Abu Mazen

Una prima parziale verifica di questo eventuale ed auspicato cambio di atteggiamento ci sarà già lunedì prossimo, quando a Gerusalemme si incontreranno il segretario di stato americano, Condoleezza Rice, il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, e il presidente palestinese, Abu Mazen.

Foto:

By Mustafa Bader [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], from Wikimedia Commons

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