© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Concreti spiragli di pace per la martoriata regione sudanese del Darfur. Dopo una lunga ed estenuante trattativa tra governo e ribelli, è stata raggiunta un’importante intesa. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

I colloqui in corso ad Abuja, in Nigeria, hanno portato ad uno storico accordo: i ribelli dell’Esercito di liberazione del Sudan hanno trovato un’intesa con il governo di Khartoum sulla base di una bozza messa a punto dall’Unione Africana. Hanno invece respinto il piano di pace un’ala secessionista dello stesso gruppo ed un altro schieramento di ribelli, il sedicente Movimento per la giustizia e l’uguaglianza. Ma non si esclude che i negoziati possano portare ad una intesa anche con queste formazioni. Questi gruppi chiedono sostanziosi indennizzi, un fondo per la ricostruzione del Darfur, diversi seggi nelle assemblee locali.

Piano di pace proposto dall’Unione Africana

Il piano di pace, proposto dall’Unione Africana, che prevede il disarmo delle milizie filo-governative e il reintegro degli ex combattenti appartenenti agli opposti schieramenti, era già stato accettato nei giorni scorsi dal governo sudanese. L’accordo, anche se parziale e provvisorio, costituisce comunque una possibile soluzione allo spaventoso conflitto che dal 2003 ha causato oltre 200.000 morti e 2,5 milioni di profughi nella martoriata regione sudanese. Un conflitto che, secondo l’ONU, è la peggiore tragedia umanitaria degli ultimi 10 anni.

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By Nite Owl [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html), CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0) or CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons

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