Situazione sempre più drammatica nella Striscia

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

La Giordania ha accolto in maniera favorevole la proposta del presidente statunitense, George W, Bush, di una Conferenza internazionale per porre fine al conflitto israelo-palestinese. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il re di Giordania si è detto convinto che una conferenza internazionale apra “la strada per il compimento di progressi reali e tangibili”. A queste speranze si aggiunge poi il buon esito del vertice di ieri tra il premier israeliano, Ehud Olmert, ed il presidente palestinese Abu Mazen.

Accordo per il rilascio di detenuti palestinesi

A Gerusalemme hanno concordato il rilascio di 250 prigionieri palestinesi, detenuti nelle carceri israeliane. A Gaza, intanto, è sempre più preoccupante la situazione umanitaria. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) ha chiesto l’intervento della comunità internazionale.

A Gaza il 90% della popolazione in povertà

“La violenza crescente nella Striscia di Gaza e la chiusura delle frontiere imposta da Israele – precisa il commissario generale dell’agenzia – stanno provocando un peggioramento progressivo delle condizioni di vita”. A Gaza, il 36 per cento degli abitanti è disoccupato. Oltre il 90 per cento dei cittadini vive in povertà. Secondo l’UNRWA sono necessari almeno 47 milioni di dollari da destinare a progetti di emergenza. La situazione della Striscia di Gaza potrebbe comunque migliorare nelle prossime ore. Il leader politico di Hamas, Khaled Meshaal, ha annunciato infatti che il suo movimento è pronto a restituire il controllo delle istituzioni di Gaza all’Autorità Nazionale Palestinese.

Foto:

By Marius Arnesen (Flickr: Bombed house Gaza) [CC BY-SA 3.0 no (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/no/deed.en)], via Wikimedia Commons

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