Attacco israeliano in Libano

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Decine di persone sono morte in Libano per una nuova ondata di raid israeliani. Sull’altro fronte, continua il lancio di razzi contro lo Stato ebraico. Intanto, il leader dei guerriglieri sciiti minaccia nuove stragi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
La risposta israeliana agli attacchi sferrati ieri dagli Hezbollah ad Haifa non si è fatta attendere: sono stati nuovamente colpiti il porto, l’aeroporto ed il quartiere sciita di Beirut, roccaforte degli Hezbollah. Sono state bombardate anche l’autostrada per Damasco e diverse località della valle della Bekaa. Il bilancio è pesante: negli ultimi raid sono morte 17 persone, tra le quali 8 soldati libanesi. Sale così ad almeno 170 il numero delle vittime, da quando ha avuto inizio l’offensiva israeliana in Libano. Sull’altro fronte, razzi lanciati dal territorio libanese hanno raggiunto alcuni villaggi a sud di Haifa: 6 persone sono rimaste ferite.
Creata una zona di sicurezza nel sud del Libano
Intanto, il ministro della Difesa israeliano, Amir Peretz, ha annunciato la creazione di una zona di sicurezza nel sud del Libano. Il governo israeliano si è anche detto contrario al progetto, proposto al G8, teso al dispiegamento di una forza internazionale di pace lungo il confine meridionale del Paese dei cedri. Un portavoce dell’esercito israeliano ha riferito, poi, che le azioni militari potrebbero concludersi nei prossimi giorni. Il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, ha chiesto un immediato cessate il fuoco.
Appello dell’Unione Europea
Un accorato appello arriva anche dall’Unione Europea: i ministri degli Esteri europei hanno chiesto agli Hezbollah di fermare gli attacchi contro Israele e allo Stato ebraico di evitare “una reazione sproporzionata”. Ma gli attacchi israeliani continuano e proseguono anche le azioni e le minacce dei combattenti libanesi. Il leader degli Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato ieri sera alla televisione del suo movimento che lo “scontro è solo all’inizio”.
Hezbollah dispongono di un numero limitato di missili
Nasrallah ha anche aggiunto che i guerriglieri sciiti hanno usato, finora, solo “poche delle loro armi” precisando che la forza degli Hezbollah risiede nel fatto che Israele “ignora la vera capacità militare” del movimento sciita. Secondo i servizi di intelligence israeliani, gli Hezbollah dispongono di un numero limitato di missili di fabbricazione iraniana che, con una gittata di oltre 200 chilometri, sono in grado di colpire Tel Aviv. Ieri sera, alcuni razzi sono caduti per la prima volta nella bassa Galilea, raggiungendo anche la periferia di Nazareth.
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