© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Bielorussia, centinaia di dimostranti si sono radunati nella notte, a Minsk, per chiedere la ripetizione delle elezioni. La polizia è intervenuta arrestando diverse persone, tra cui quattro esponenti dell’opposizione. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Centinaia di manifestanti, soprattutto giovani, hanno sfidato la neve e il divieto delle autorità di accamparsi in tende nel centro di Minsk. Hanno sventolato bandiere della Bielorussia e dell’Unione Europea scandendo slogan con le parole “libertà” e “giustizia” come avevano fatto migliaia di ucraini nel 2004 a Kiev. I dimostranti hanno anche chiesto la ripetizione delle presidenziali di domenica scorsa, vinte da Alexander Lukashenko con oltre l’80 per cento dei voti. Alle proteste è poi seguita la reazione della polizia: gli agenti hanno arrestato almeno 20 persone, tra le quali quattro rappresentanti dell’opposizione. I quattro sono stati prima separati dal gruppo di dimostranti e quindi arrestati dagli agenti in un clima di grande tensione. Chi protesta contro i risultati elettorali, secondo quanto reso noto dai servizi segreti bielorussi prima della consultazione, è considerato un terrorista e rischia l’ergastolo o la pena di morte. Ma la voglia di libertà sembra prevalere sulla paura.

Minsk

Per la Russia elezioni libere

Il leader dell’opposizione, Alexander Milinkevich, ha annunciato per questa notte un altro sit-in di proteste nella centralissima piazza d’Ottobre, dove saranno difficili i rifornimenti di viveri e bevande calde: le forze di sicurezza hanno deciso, infatti, di impedire l’accesso in auto alla piazza. Ma all’isolamento di chi protesta si contrappone il sostegno degli Stati Uniti alla richiesta di nuove elezioni lanciata dall’opposizione. L’Unione Europea sta valutando, inoltre, la possibilità di sanzioni e la Nato parla di voto non democratico. Gli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) denunciano il mancato rispetto degli standard internazionali. Per il governo russo, invece, il voto è stato libero e trasparente.

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