Il Papa alla Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
I molti progetti sostenuti e finanziati da oltre 20 anni dalla vostra Fondazione per contrastare il fenomeno della desertificazione in varie aree dell’Africa, dimostrano che l’amore per il prossimo, un compito di ciascun fedele ma anche dell’intera comunità ecclesiale, deve esprimersi in gesti concreti. Con queste parole il Papa si è rivolto al Consiglio di amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel.
Un contributo per il dialogo interreligioso
Vi incoraggio – ha aggiunto Benedetto XVI – a proseguire con determinazione in questa opera di carità cristiana, che è un servizio all’umanità e un contributo per il dialogo interreligioso e per la rivelazione dell’amore di Dio agli uomini. Questa vostra organizzazione – ha poi detto il Santo Padre – fa dunque parte integrante dell’azione di evangelizzazione.
L’appello di Giovanni Paolo II
La Fondazione ha iniziato la propria attività nel 1984 per rispondere all’appello lanciato nel 1980 da Giovanni Paolo II a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, in favore delle popolazioni gravemente colpite dalla siccità e dalla progressiva desertificazione del Sahel. Questa area comprende nove Paesi, tra i più poveri dell’Africa. Si tratta di Burkina Faso, Niger, Mali, Guinea Bissau, Capo Verde, Mauritania, Senegal, Gambia e Ciad. Ad oltre 25 anni di distanza, tale appello non ha perso, purtroppo, la sua attualità: non solo nelle zone desertiche dell’Africa settentrionale, ma in tutto il pianeta il problema dell’accesso all’acqua è divenuto, infatti, sempre più grave ed urgente.
Molti i progetti nel campo dell’educazione
Per affrontare questa cruciale sfida la Fondazione, istituita grazie ai generosi finanziamenti provenienti soprattutto da fedeli tedeschi, ha sostenuto molti progetti nel campo dell’educazione. Sono stati formati operatori della sanità, idraulici, meccanici e molteplici figure legate all’agricoltura. Preziosa caratteristica della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel è, poi, la sua apertura alle differenti religioni che la rende anche un importante strumento di dialogo interreligioso.
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By Adam Jones, Ph.D. [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons