Ordinazione episcopale del gesuita Cyril Vasil

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

I magnifici mosaici della Basilica di Santa Maria Maggiore hanno fatto da cornice, domenica scorsa, all’ordinazione episcopale del nuovo segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, il gesuita Cyril Vasil’, della Chiesa greco-cattolica di Slovacchia. L’ordinazione, celebrata secondo la tradizione bizantina, è stata conferita dal vescovo Slavomir Miklovš. Il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha inviato un messaggio augurale. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il cardinale Bertone ha ricordato che non pochi membri della Chiesa greco-cattolica slovacca hanno dato prova, fino al martirio, della loro fedeltà al Papa. Il buon seme – si legge nel messaggio – ha così reso buona la vostra terra che nell’ordinazione di Cyril Vasil’ “può ammirare un altro segno del raccolto copioso preparato dal Signore”. Nell’’omelia, il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il cardinale Leonardo Sandri, ha poi ribadito che il legame visibile con il Papa si fa più stretto, poiché “è strettissimo il vincolo sacramentale di ogni vescovo con Cristo”: grazie a questo legame “la Chiesa Madre diventa pienamente anche Sposa”.

Chiese orientali cattoliche e unità dei cristiani

La legge della Chiesa, ben conosciuta dal neo arcivescovo Cyril Vasil’, rimarrà inoltre un buon orientamento per il servizio episcopale alle Chiese orientali cattoliche. Un orientamento prezioso – ha aggiunto il cardinale Leonardo Sandri – perché tali Chiese possano “crescere e fiorire a bene della Chiesa intera e a incremento dell’unità dei cristiani”.

La forza è sperare in Cristo

Al termine dell’ordinazione episcopale, il neo arcivescovo Cyril Vasil’ ha detto che “la forza di ogni cristiano è la sua speranza in Cristo che ci ha rivelato il Padre, che ci ha mandato lo Spirito Santo, che ha vinto la morte, che vince le tenebre del male”. Nella tradizione bizantina l’ordinazione episcopale, che prende il nome di chirotonia, avviene dopo l’ingresso con il Vangelo.

Radicamento nel Vangelo

Al vescovo, nel momento in cui inizia il servizio apostolico, viene imposto il Vangelo sul capo e poi gli vengono consegnati il bastone e la stola orientale episcopale, simbolo della pecorella smarrita che il buon pastore deve prendere sulle proprie spalle per portarla al sicuro. Cambiano alcuni simboli ma il messaggio è lo stesso, radicato nel Vangelo.

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