Morte del Patriarca Pavle

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

 In Serbia sono stati proclamati tre giorni di lutto per la morte del Patriarca della Chiesa ortodossa serba Pavle. Il Patriarca, deceduto ieri, aveva 95 anni ed era alla guida del Patriarcato dal 1990. Il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha assicurato in una lettera inviata al metropolita di Montenegro Amfilohije, arcivescovo di Cetinje, la propria profonda vicinanza nella preghiera. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

“Il Patriarca Pavle – scrive il cardinale Walter Kasper – ha offerto a tutti un grande esempio di fede e di consacrazione a Dio e al suo popolo”. Ha svolto il suo servizio “in anni molto difficili, segnati da guerre e conflitti in Serbia e negli altri Paesi dei Balcani dove vivono i fedeli della Chiesa ortodossa serba”. “Malgrado tante sofferenze – spiega il porporato – è rimasto un uomo di fede e di dialogo, umile e gioioso, un esempio luminoso di vita completamente consacrata a Dio”.

Dialogo rafforzato

Allo stesso tempo, “ha custodito ed incrementato lo spirito di comunione in seno alla Chiesa ortodossa serba”. Il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani auspica inoltre che il dialogo della Chiesa cattolica con il Patriarcato di Serbia, “sviluppatosi e rafforzatosi sotto la guida benevola del Patriarca Pavle”, possa “continuare e approfondirsi anche in futuro”.

La Chiesa partecipa al lutto della Chiesa ortodossa serba

“Tutta la Chiesa cattolica – aggiunge padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede – partecipa con il Papa al lutto della Chiesa ortodossa serba e raccomanda al Signore questo suo grande pastore”. “Il Patriarca è ricordato e apprezzato dalla Chiesa cattolica come uomo di grande spiritualità e di preghiera, rappresentante della grande tradizione spirituale del monachesimo ortodosso”. E’ ricordato inoltre come “personalità aperta ai rapporti ecumenici e al dialogo con la Chiesa cattolica”.

Dal Papa in udienza il presidente serbo Boris Tadić

“I membri della commissione per il dialogo teologico fra ortodossi e cattolici – ricorda padre Lombardi – non hanno dimenticato il suo invito a tenere in Serbia la loro importante sessione di dialogo nel 2006”. “Non hanno dimenticato la sua cordiale accoglienza in tale occasione”. Sabato scorso il presidente serbo Boris Tadić, ricevuto in udienza da Benedetto XVI, aveva parlato con il Papa delle gravi condizioni di salute del Patriarca ed il Santo Padre aveva assicurato le proprie preghiere. “Possiamo quindi dire – sottolinea padre Lombardi – che il Papa è stato “personalmente vicino spiritualmente al Patriarca”.

Cordoglio anche da Bartolomeo I

Profonde dolore per la morte di Pavle ha espresso infine il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I: “Nessuno in questa epoca rumorosa – si legge nel comunicato di Bartolomeo I – parlava così piano e tuttavia è stato sentito così ampiamente”. “Nessuno ha parlato di meno eppure ha detto di più”. Il presidente della Serbia, Boris Tadić, sottolinea inoltre la “grave perdita” per la nazione serba e la Chiesa ortodossa in un momento in cui “c’è bisogno di unità”.

Telegramma di cordoglio del presidente russo Medvedev

“La sua attività eroica – si legge poi nel messaggio di cordoglio del presidente russo Medvedev – ha rappresentato un esempio pratico di una attività al servizio della Chiesa e della patria, della cura per le speranze e gli interessi del suo popolo”. Nel 2000, il Patriarca Pavle aveva preso posizione riconoscendo a nome della Chiesa ortodossa Koštunica come presidente eletto. Anche a seguito di quel pronunciamento, Miloševic aveva deciso di cedere il potere. I funerali del Patriarca Pavle si terranno giovedì prossimo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *