Manifestazioni di protesta nei Paesi islamici

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Non si arresta, nei Paesi islamici, la drammatica serie di manifestazioni di protesta, innescate diversi mesi dopo la prima pubblicazione di caricature su Maometto in Danimarca. Gli incidenti più gravi sono avvenuti in Afghanistan, dove sono morti 4 dimostranti, e in Cisgiordania. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Le vignette satiriche continuano ad infiammare il mondo arabo. In Afghanistan si è ripetuto l’ormai consueto e drammatico copione: manifestazioni contro le caricature su Maometto sono degenerate in dure proteste rendendo inevitabile lo scontro tra dimostranti e polizia. Teatro della protesta è stata la città di Qalat, nel sud del Paese. Una folla inferocita ha lanciato pietre contro la sede della polizia.

Situazione tesa anche nei Territori palestinesi

Gli agenti hanno reagito e almeno 4 persone sono rimaste uccise. Nello Stato asiatico, che ha conosciuto l’esperienza del regime talebano, il presidente Karzai ha sottolineato, in particolare, la necessità di distinguere tra l’offesa arrecata al sentimento religioso e la strumentalizzazione delle caricature. La situazione è tesa anche in Cisgiordania: ad Hebron centinaia di giovani hanno preso d’assalto la sede degli osservatori internazionali.

Condannato un imam per istigazione all’odio

In Iran, in risposta alle vignette su Maometto, un giornale ha annunciato un concorso di caricature sull’Olocausto. In questo clima cresce, inoltre, il timore che un ristretto numero di predicatori fondamentalisti possa alimentare altre sanguinose proteste. A Londra, intanto, un tribunale ha condannato ieri a 7 anni di reclusione, un imam di una moschea con l’accusa di istigazione all’odio razziale e all’omicidio.

Reazioni dall’Islam moderato

Di fonte a questi casi c’è, poi, anche la ferma reazione dell’Islam moderato: in Afghanistan, il Consiglio dei religiosi islamici ha invitato i dimostranti a fermare le proteste e in Kosovo, gli imam hanno condannato le violenze scatenate dalla diffusione delle vignette satiriche. Il segretario generale dell’organizzazione della Conferenza islamica, l’Alto rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’Unione Europea e il segretario generale dell’ONU hanno lanciato, infine, un nuovo appello alla responsabilità e al dialogo.

Foto:

By *Jezza [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

 

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