Iraq: liberato ostaggio australiano
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
In Iraq, dove un nuovo attentato kamikaze ha devastato un ristorante a nord di Baghdad, è stato liberato un ostaggio australiano grazie ad un blitz delle forze della coalizione. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Douglas Wood, il 63.enne ingegnere australiano rapito lo scorso 29 aprile in Iraq, è stato liberato. Lo ha annunciato poco fa al parlamento di Canberra il premier John Howard. La radio australiana ‘ABC’ ha precisato che l’ostaggio è stato rilasciato grazie ad un’operazione militare. Ma all’esito positivo di questa vicenda si contrappone uno scenario sempre più inquietante.
Attentato a Baghdad e raid a Falluja
Almeno 23 soldati iracheni sono morti per l’esplosione di una bomba in una mensa militare di Khalis, cittadina a nord di Baghdad. L’attentatore suicida, che indossava una divisa da soldato, è riuscito ad entrare nel locale durante l’ora del pranzo. Numerosi soldati britannici sono rimasti feriti per un attacco dinamitardo compiuto a Baghdad. La morte di un soldato americano per un agguato teso da ribelli a Falluja ha fatto poi salire a 1700 il numero di militari statunitensi rimasti uccisi nel Paese arabo dal mese di marzo del 2003, quando ebbe inizio l’offensiva per rovesciare l’allora regime di Saddam Hussein.
Rumsfeld: sicurezza in Iraq non migliorata
Da alcuni mesi le truppe americane, appoggiate da forze governative irachene, sono impegnate in continue operazioni anti guerriglia ma la situazione resta difficile. Il segretario statunitense alla Difesa, Donal Rumsfel, ha ammesso che la cornice di sicurezza in Iraq non è migliorata dopo la caduta del governo di Saddam. Rumsfeld ha anche denunciato l’arrivo di ribelli in Iraq attraverso il confine siriano e ha accusato il governo iraniano di intromettersi nella politica irachena. In Italia, infine, i risultati del primo esame del Dna effettuato su presunti resti umani di Enzo Baldoni, il giornalista italiano ucciso in Iraq lo scorso 26 agosto, sono incompatibili con il codice genetico del padre del reporter.