Iraq: forte esplosione a Baghdad

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Ancora una strage in Iraq: una forte esplosione ha scosso, stamani, il centro di Baghdad. Secondo il ministero della Sanità iracheno la deflagrazione ha causato la morte di almeno 47 persone. Su questo ennesimo episodio di violenza ci riferisce Amedeo Lomonaco:

L’esplosione ha investito un affollato mercato e aveva come obiettivo un vicino commissariato di polizia, utilizzato come centro di arruolamento. L’attentato è avvenuto nella centrale zona di Haifa Street, già teatro domenica scorsa di furiosi combattimenti tra soldati americani e guerriglieri. Resta ancora da chiarire se la deflagrazione sia stata provocata da un’autobomba o da un colpo di mortaio. Baghdad è stata anche teatro, poco fa, di una nuova esplosione ma su questo episodio, al momento, non ci sono ulteriori informazioni.

Uccisi poliziotti a Baquba

In Iraq, dove uomini armati hanno ucciso tredici poliziotti in un attacco compiuto a Baquba, il drammatico capitolo relativo ai sequestri si arricchisce, intanto, di rilevanti sviluppi. Sul rapimento di Simona Pari e di Simona Torretta e di due volontari iracheni, il ministro italiano degli Esteri Franco Frattini, che oggi è arrivato ad Abu Dhabi per proseguire la propria missione diplomatica nel Golfo Persico, ha detto di aver “ricevuto un importante contributo informativo sulla vicenda”.

Caso dei due ostaggi australiani

L’Australia ha attivato, inoltre, un piano approvato dal Comitato di sicurezza nazionale, per affrontare il presunto sequestro di due cittadini australiani rapiti, secondo quanto riferito ieri da un’organizzazione islamica, insieme a due asiatici a nord di Baghdad. Agghiaccianti immagini sono state poi pubblicate su un sito internet dove è stato diffuso il drammatico video dell’uccisione di un camionista turco assassinato lo scorso mese di agosto. Ed in seguito alla sempre più intricata situazione dei due giornalisti francesi tenuti in ostaggio nel Paese arabo dal sedicente ‘Esercito islamico’, sono state annullate le previste visite del presidente iracheno, Al Yawar, a Strasburgo al Parlamento europeo e a Parigi.

Rilasciato un reporter canadese

Un portavoce del ministero degli Esteri di Ottawa ha annunciato che è stato liberato un reporter canadese, preso in ostaggio cinque giorni fa da un gruppo di estremisti islamici. La Turchia, infine, si è dichiarata pronta a cessare la collaborazione con gli Stati Uniti se le truppe americane non fermeranno gli attacchi contro la città irachena di Tal Afar, a maggioranza turcomanna.

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