Iraq, duplice attacco dinamitardo

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, è di almeno dieci morti il bilancio, ancora provvisorio, del duplice attacco dinamitardo avvenuto in mattinata a Kirkuk, principale centro petrolifero nel nord del Paese. L’Ufficio internazionale per le migrazioni (IOM) rende poi noto che a causa delle continue violenze, circa un milione di civili iracheni saranno probabilmente costretti nei prossimi mesi ad abbandonare le proprie case. Lo IOM fa anche notare che in molte zone dell’Iraq “la situazione umanitaria è grave e sta peggiorando”. A Baghdad, dove invece il piano di sicurezza avviato nei giorni scorsi sembra aver reso la città più sicura, è arrivato intanto a sorpresa il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il piano di sicurezza avviato nei giorni scorsi in Iraq e le divergenze sempre più nette negli Stati Uniti sul conflitto iracheno fanno da cornice al viaggio del segretario di Stato americano. Al suo arrivo, Condoleezza Rice si è subito complimentata per le operazioni militari in corso nella capitale. Capitale dove gli attacchi sono diminuiti negli ultimi giorni dell’80 per cento. A Baghdad sta infatti cominciando a dare incoraggianti risultati l’operazione anti guerriglia. La capitale irachena, visitata da Condoleezza Rice, è oggi una città dove soldati americani e iracheni garantiscono maggiore sicurezza. Questo anche grazie a controlli più rigidi nelle telecomunicazioni e al prolungamento del coprifuoco notturno.

Possibile riapertura di valichi di confine con Iran e Siria

L’amministrazione americana è comunque preoccupata per la notizia, data da un portavoce del governo iracheno, della prossima riapertura di valichi di confine con Iran e Siria, chiusi nei giorni scorsi. Gli Stati Uniti accusano l’Iran di fornire armi a miliziani sciiti e la Siria di favorire il passaggio di combattenti stranieri. Ma i segnali più preoccupanti per la Casa Bianca arrivano non da Baghdad ma da Washington. Per la prima volta dall’inizio della guerra in Iraq, il Congresso statunitense – ora a maggioranza democratica – ha approvato ieri una risoluzione che condanna la strategia del presidente Bush nel Paese arabo.

Miliardi di dollari per la guerra in Iraq

La Casa Bianca ha comunque subito sottolineato che non si tratta di una mozione vincolante. Sarà invece cruciale la prossima settimana, quando Camera e Senato dovranno decidere se approvare o respingere il budget di 93 miliardi di dollari per finanziare la guerra in Iraq.

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