Iraq, autobomba a Iskandariya

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Ancora violenze in Iraq. Almeno 45 persone sono morte ed oltre 150 sono rimaste ferite per l’esplosione di un’autobomba davanti ad una stazione di polizia a Iskandariya, 40 chilometri a Sud di Baghdad. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

“L’autobomba è stata parcheggiata fuori dalla stazione di polizia”, ha detto un agente precisando che l’esplosione ha fatto crollare parte del commissariato e della sede del vicino tribunale. L’incremento delle “capacità operative” della guerriglia in Iraq, preoccupa i servizi segreti italiani. Un’evoluzione della situazione, legata anche al contesto internazionale, aumenta infatti il livello di rischio per il contingente italiano dislocato nel Paese arabo. A rilevarlo è la relazione semestrale al Parlamento dei Servizi di informazione che descrive un quadro di pericolo nell’area, sia per le forze della coalizione che per la popolazione civile, e attribuisce gli attentati degli ultimi mesi a guerriglieri iracheni ma anche “ad elementi islamici oltranzisti provenienti dall’estero”.

Arrestato un alto dirigente del vecchio regime

n Iraq si deve intanto registrare un nuovo, eccellente arresto. Le forze americane hanno catturato Muhsin Khadr al-Khafaji, il cosiddetto “3 di quadri” che occupava il 48.mo posto nella lista dei 55 iracheni ricercati del vecchio regime di Saddam Hussein. L’esercito statunitense ha offerto 16 milioni e mezzo di dollari per la cattura di 5 uomini accusati di pianificare la guerriglia, confermando anche l’esistenza di un documento in cui emerge che Al Qaeda sta pianificando una guerra tra le comunità sciita e sunnita irachene.

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