Iraq: attacchi a nord di Baghdad

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq è stato catturato a Baquba il capo di un gruppo di insorti legati al terrorista giordano Al Zarqawi. Ma oltre a questo significativo arresto si registra anche una nuova ondata di violenze. Il nostro servizio:

Cinque iracheni sono stati uccisi in differenti attacchi avvenuti nelle ultime ore a nord di Baghdad. Le vittime sono: un soldato morto in seguito ad un’imboscata tesa da sconosciuti nei pressi di Nibai; un poliziotto assassinato da uomini armati a Baquba; due estremisti islamici uccisi da militari iracheni a Kirkuk e un camionista raggiunto da colpi di arma da fuoco nella regione di Abbassiya.

Violenze anche nella provincia di Al Anbar

Un altro episodio di violenza è avvenuto nella turbolenta provincia di Al Anbar dove un soldato americano è rimasto ucciso ieri durante un’operazione militare. A sud della capitale, la polizia ha rinvenuto, inoltre, i cadaveri di tre iracheni che lavoravano per l’esercito americano. In questo contesto dominato dall’instabilità, la stampa del Paese arabo riferisce poi che il leader estremista sciita, Moqtada Al Sadr, ha contestato la legittimità di un governo presieduto da Ibrahim Jaafari, candidato alla carica di premier dalla coalizione sciita. In Australia, intanto, ha suscitato critiche la decisione, presa dal governo di Canberra, di inviare in Iraq altri 450 soldati: il Consiglio australiano delle Chiese cristiane ha definito “scandaloso” il nuovo dispiegamento. “Questa decisione – si legge nel comunicato redatto dal Consiglio – costituisce un passo indietro”.

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