Haiti verso un governo di unità nazionale

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In primo piano l’intricata situazione di Haiti. La Francia ha lanciato un appello per promuovere la formazione di un governo di unità nazionale senza il presidente Aristide, su cui pesa – secondo Parigi – la responsabilità della situazione. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

I ribelli alle porte della capitale ed il presidente di Haiti, Jean-Bertrand Aristide,intenzionato a restare al potere fino alla fine del suo mandato, nel 2006. E’ questo l’intricato scenario del Paese centroamericano dove la popolazione è in preda al panico per l’imminente arrivo dei ribelli a Port-au-Prince. Dopo aver conquistato la città di Cayes, i rivoltosi hanno anche preso il controllo, stamani, di Mirebalais, a 57 chilometri dalla capitale. Durante la notte ripetuti saccheggi hanno provocato colonne di fumo in direzione del palazzo presidenziale.

Aristide non vuole dimettersi

Ma il presidente Aristide, che ha recentemente ribadito la propria disponibilità a condividere il potere con l’opposizione, non sembra intenzionato a dimettersi. Ed alla complessità del quadro politico di Haiti si aggiungono le preoccupazioni della comunità internazionale per la situazione umanitaria. L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) ha ribadito il proprio appello agli Stati confinanti affinché aiutino gli haitiani in fuga e l’Unicef ha esortato le parti in lotta a risparmiare dalla distruzione gli ospedali e soprattutto le scuole perché proprio queste strutture possono costituire un rifugio sicuro per i bambini.

 

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