Iraq attentati nella festa sciita dell’Arbaeen

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, dove si celebra oggi la festa sciita dell’Arbaeen, due attentati kamikaze hanno sconvolto il nord del Paese provocando la morte di almeno 13 persone. Il Dipartimento di Stato americano ha confermato, intanto, la notizia del rapimento di un cittadino statunitense. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Almeno sette persone sono rimaste uccise a Samarra per la deflagrazione di un’autobomba vicino ad una moschea sciita. Sono cinque, inoltre, i morti provocati da un altro attentato suicida avvenuto a Tuz Khurmatu, località del Kurdistan iracheno a circa 95 chilometri da Kirkuk. Le vittime erano agenti della guardia nazionale. L’autobomba è esplosa davanti ad un posto di blocco dell’esercito nei pressi di una moschea sciita. L’area è spesso teatro di episodi di violenza tra estremisti della maggioranza curda e membri delle comunità minoritarie araba e turcomanna. La tensione è ulteriormente salita dopo la richiesta dei curdi di inserire anche l’importante centro petrolifero di Kirkuk nel futuro assetto del Kurdistan.

Rafforzate misure di sicurezze

In questo scenario dominato dall’instabilità, il Dipartimento di Stato americano ha confermato, inoltre, che un cittadino statunitense è stato sequestrato lunedì scorso con i tre giornalisti rumeni mostrati ieri in un video trasmesso dall’emittente araba al Jazeera. Nel Paese arabo, intanto, sono state rafforzate le misure di sicurezza: gli sciiti celebrano infatti l’Arbaeen, festività che segna la conclusione dei quaranta giorni di lutto e cordoglio collettivi per il martirio dell’Imam Hussein, assassinato quattordici secoli fa. L’anno scorso questa festività è stata scossa da due attacchi dinamitardi a Kerbala e a Baghdad che hanno provocato la morte di 180 persone.

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