Ex Jugoslavia: il generale Gotovina all’Aja
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●
Il generale croato Ante Gotovina, arrestato mercoledì scorso alle isole Canarie dopo una latitanza di quattro anni, è arrivato poco fa a Rotterdam, nei Paesi Bassi. Sarà trasferito all’Aja per essere giudicato dal Tribunale Penale Internazione per la ex Jugoslavia. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Gotovina è accusato di crimini di guerra: l’ex generale era stato rinviato a giudizio nel 2001, anno di inizio della sua latitanza, per crimini commessi dall’esercito croato nel corso di un’offensiva contro i serbi nel 1995. E’ ritenuto responsabile, in particolare, dell’uccisione di 150 civili serbi durante le operazioni militari nella regione di Craina. Gotovina, nato nel 1955 vicino a Zara, a 18 anni si arruolò nella Legione straniera.
Molti croati lo considerano un eroe
All’inizio della guerra di indipendenza croata, nel 1991, rientrò in patria. Proprio grazie alla sua esperienza nella Legione, guadagnò i gradi di generale. Secondo l’atto di accusa dell’Aja, Gotovina ha pianificato, istigato e ordinato azioni come la persecuzione, l’uccisione, la deportazione, il saccheggio e la distruzione di città e villaggi. Ma mentre la giustizia internazionale lo ritiene un criminale di guerra, molti croati lo considerano un eroe dell’indipendenza nazionale.
Croazia più vicina all’Europa
Stando ad un sondaggio pubblicato dall’istituto Puls, il 61 per cento dei croati giudica la notizia del suo arresto negativa. Solo il 14 per cento degli intervistati si dice, invece, soddisfatto per la cattura. Domani a Spalato è prevista un’altra manifestazione in favore dell’ex generale, dopo gli scontri di giovedì sera a Zagabria. Alle manifestazioni di piazza, in favore di Gotovina, si contrappone poi la posizione del governo, che ha espresso la propria soddisfazione per la sua cattura. Dopo questo arresto la Croazia è più vicina all’Europa: “E’ stato eliminato – fanno sapere da Bruxelles – un ostacolo nell’avanzamento dei negoziati per l’adesione”.
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Roberta F. [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons