Ennesima giornata di violenze in Iraq

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Ennesima giornata di violenze in Iraq, con un grave attentato che ha reso inagibile uno dei più importanti ponti sul fiume Tigri. E mentre l’esercito statunitense conferma la morte di suoi sei militari, a Washington il Congresso ha dato il via libera alla legge di rifinanziamento per le operazioni militari in Iraq e Afghanistan. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Negli Stati Uniti, la Camera e il Senato hanno approvato, dopo un lungo braccio di ferro, la legge che prevede un rifinanziamento di 100 miliardi di dollari per proseguire le operazioni militari in Iraq e in Afghanistan. La Casa Bianca ha accolto con soddisfazione l’esito del voto. Nel testo non vengono indicate condizioni e limiti temporali per il ritiro delle truppe. I Democratici hanno infatti deciso di rimuovere ogni riferimento a possibili date e scadenze per evitare un veto da parte del presidente George W. Bush.

Bush ricorda l’11 settembre

La strategia conciliante dei Democratici ha portato anche ad un importante accordo: alla somma per il rifinanziamento delle missioni in Iraq e in Afghanistan sono stati aggiunti, infatti, circa 17 miliardi da destinare ad opere per l’assistenza sanitaria ai minori e per le vittime dell’uragano Katrina. Ma le preoccupazioni dell’attuale amministrazione statunitense sembrano concentrarsi, soprattutto, sulla sempre più difficile situazione irachena. Proprio ieri Bush, parlando ai giornalisti alla Casa Bianca, ha nuovamente collegato l’Iraq all’attacco dell’11 settembre del 2001.

Bush: Iraq base di lancio di Al Qaeda

Bush ha riproposto, in particolare, scenari di terrore legati ad Al Qaeda, sostenendo che l’organizzazione terroristica vuole usare il Paese arabo come base di lancio per tornare a colpire gli Stati Uniti. In Iraq, intanto, si continua a morire: il comando militare statunitense ha reso noto che ieri sono stati uccisi sei militari americani e un interprete iracheno. Nella capitale, gli insorti hanno anche fatto saltare in aria un ponte. Sempre a Baghdad, il continuo ritrovamento di cadaveri da parte della polizia – più di 20, solo nelle ultime 24 ore – conferma infine che il piano per la sicurezza, avviato lo scorso febbraio da truppe statunitensi e irachene, non ha ancora dato i risultati sperati.

Foto:

By Mstyslav Chernov [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], from Wikimedia Commons

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