© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Comincia oggi il periodo di riposo estivo di Benedetto XVI a Lorenzago di Cadore, nella casa della Diocesi di Treviso, adiacente al Castello di Mirabello. Il Santo Padre resterà a Lorenzago fino al prossimo 27 luglio. “L’aria di montagna – ha detto ieri il Papa prima della recita dell’Angelus – mi farà bene e potrò dedicarmi liberamente alla riflessione e alla preghiera”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Dopo aver trascorso i due precedenti periodi di risposo a Les Combes, in Valle d’Aosta, Benedetto XVI si reca quest’anno in Cadore, nel ventennale della prima visita di Giovanni Paolo II. Il Santo Padre, che soggiornerà nella stessa villetta dove è stato più volte ospitato Giovanni Paolo II, ha lasciato il Vaticano alle 10 di questa mattina. L’aereo, partito poco dopo dallo scalo romano, è poi atterrato verso le 11.20 all’aeroporto di Treviso-Istrana.

Ad attendere il Papa il vescovo di Treviso e le autorità locali

All’arrivo in Veneto, Benedetto XVI è stato accolto da mons. Andrea Bruno Mazzocato, vescovo di Treviso, da Giancarlo Galan, presidente della regione Veneto, da altre autorità civili e da oltre duemila persone. Il Papa è poi arrivato, dopo un trasferimento in elicottero, a Lorenzago di Cadore dove è stato salutato, tra gli altri, da mons. Giuseppe Andrich, vescovo di Belluno-Feltre e da Mario Tremonti, sindaco di Lorenzago. Hanno accolto il Papa anche centinaia di residenti, molti villeggianti e bambini delle scuole locali. Parlando con i giornalisti, il Santo Padre ha detto che il suo pensiero “va ogni giorno a padre Bossi”, il missionario italiano rapito lo scorso 10 giugno nelle Filippine.

Il Papa: la montagna evoca l’ascesa dello spirito

Benedetto XVI resterà a Lorenzago fino al prossimo 27 luglio, per quando è previsto il rientro a Castel Gandolfo. Durante questo periodo, sono sospese le udienze generali dei mercoledì 11, 18 e 25 luglio e tutte le udienze private. Per quanto riguarda l’Angelus, il Papa reciterà la preghiera mariana domenica 15 luglio dalla residenza del Castello di Mirabello e domenica 22 luglio nella Piazza Calvi di Lorenzago. Ieri, all’Angelus, Benedetto XVI ha augurato a tutti “di poter fare un po’ di vacanza per ritemprare le energie fisiche e spirituali” e ha sottolineato come la montagna evochi “l’ascesa dello spirito verso l’alto, l’elevazione verso la misura alta della nostra umanità”. Una misura, ha aggiunto, “che purtroppo la vita quotidiana tende ad abbassare”.

Intervista con Salvatore Mazza

Per i particolari sull’arrivo di Benedetto XVI a Lorenzago di Cadore, ascoltiamo l’inviato del quotidiano ‘Avvenire’ a Lorenzago di Cadore, Salvatore Mazza, al microfono di Amedeo Lomonaco:

 

R. – E’ stata un’accoglienza molto calorosa. D’altra parte, Benedetto XVI è la prima volta che viene qui. Il Papa ha anche avuto modo di scambiare battute sia con i bambini che con i giornalisti presenti, che gli hanno chiesto anche se avesse un programma di lavoro particolare, se avesse qualche Enciclica in preparazione: il Papa ha risposto “vediamo, eventualmente”. Il che significa che, comunque, come sempre, questo è sì per lui un momento di riposo, ma anche un periodo di lavoro, di studio e di riflessione.

Atmosfera a Lorenzago

D. – Quale atmosfera si respira in particolare a Lorenzago?

R. – E’ un’atmosfera molto festosa. Un Papa, il Papa, mancava qui dal ’98, quando venne per l’ultima volta Giovanni Paolo. Per quasi 10 anni, si è aspettato e sperato che il Papa potesse tornare qui a riposarsi. Veder realizzato il desiderio degli abitanti del posto è stato per loro veramente un momento di grande gioia. C’è tutto il paese imbandierato, tutte le finestre sono piene di fiori: è chiaro che hanno voluto manifestare anche esteriormente la gioia per questo ritorno.

Il Papa tra sentieri e montagne

D. – La natura e la montagna sono alcune delle straordinarie cornici della zona di Lorenzago. Dunque, un periodo, come quelli degli scorsi anni in Valle d’Aosta, all’insegna del riposo, delle passeggiate, nella cornice di paesaggi straordinari…

R. – I paesaggi di queste zone sono notoriamente fra le località più belle delle Alpi. Sono stati preparati qui intorno dei sentieri in modo che il Papa possa, quando vuole, passeggiare liberamente senza essere disturbato e in completa tranquillità.

Il seguito del Papa

D. – Quali sono le persone che hanno seguito Benedetto XVI in questo soggiorno estivo?

R. – C’è il suo segretario, don Georg Genswein, e il medico, il dottor Renato Buzzonetti. E per l’occasione, è tornato anche Angelo Gugel, che è stato il suo cameriere privato nei primissimi tempi del suo Pontificato. Ci sono poi gli uomini della Vigilanza, la Polizia, ci sono le memores domini che lo accudiscono anche in Vaticano e che cucineranno per lui. Si tratta diciamo dell’ambiente della sua famiglia più stretta, che lo segue anche in questa occasione.

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