Santi Pietro e Paolo. Intervista con Marrone

0
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

“La Santità di Nostro Signore volendo dare uno stabile e migliore ordinamento alle Guardie Palatine, già distinte col titolo di Civica Scelta e di Milizia Urbana, perché formino un sol Corpo e ne venga regolato l’onorevole servizio che prestano, si è degnata di approvare la nuova sistemazione …”. Così, il 14 dicembre 1850, il prefetto dei Palazzi Apostolici, il cardinale Giacomo Antonelli, annunciava la nascita della Guardia Palatina d’Onore, il Corpo militare pontificio che ha sempre manifestato lungo la storia profonda devozione verso il Santo Padre. La Guardia Palatina è stata soppressa da Paolo VI nel 1970 e la sua eredità è stata successivamente raccolta dall’Associazione SS. Pietro e Paolo.

 

Intervista con il presidente Marrone

Il 24 aprile 1971 il segretario di Stato, il cardinale Giovanni Villot, comunicava infatti che Paolo VI aveva approvato lo Statuto dell’Associazione, realtà oggi molto apprezzata e fortemente impegnata nell’offrire il proprio servizio di volon-tariato al Papa e alla Chiesa. Sulle finalità, la struttura e la festa dell’Associazione che si celebra oggi, ascoltiamo il Presidente dell’unica espressione laica presente nel Palazzo Apostolico,  l’avvocato Gianluigi Marrone:

R. – L’associazione si articola in tre sezioni, in primo luogo la sezione liturgica per rendere un servizio di volontariato durante le celebrazioni presiedute dal Santo Padre. Sempre nella Basilica di San Pietro indipendentemente o meno dalla presenza del Papa, abbiamo dei soci che sono sempre presenti specialmente nei giorni festivi, nella Basilica di San Pietro per dare un’assistenza ai pellegrini. Accanto a questa sezione ne abbiamo altre due.  La sezione per le attività caritative che porta avanti un impegno di fraterna condivisione. Questa sezione cura la presenza dei nostri soci in due importanti istituti esistenti in Vaticano: la mensa della Casa “Dono di Maria”, affidata alle suore di Madre Teresa e il dispensario pediatrico di Santa Marta, tenuta dalle Suore della Carità di San Vincenzo de’ Paoli.

Anche attività culturali

C’è poi la sezione per le attività culturali che cura anche una biblioteca all’interno dell’associazione oltre a  una serie di altre iniziative culturali. Oggi è la celebrazione annuale dell’associazione San Pietro e Paolo con un leggero anticipo sulla solennità liturgica dei Santi patroni proprio per non far coincidere questo nostro appuntamento annuale con ben più solenni celebrazioni liturgiche in Vaticano. Questa occasione è il momento in cui i nuovi soci diventano effettivi. Questo è motivo per noi di grande orgoglio;  sapere che ogni anno ci sono giovani che hanno tanto entusiasmo e portano nuova testimonianza di fede e dedizione al Santo Padre. Quest’anno saranno 21.

Lo spirito della Guardia Palatina

D. – Cosa è rimasto dello spirito della guardia palatina?

R. – La testimonianza schietta di fede cristiana di laici del popolo di Roma e l’attaccamento al Papa, un attaccamento filiale, devoto, incondizionato direi specialissimo, proprio perché quest’associazione che il Papa Giovanni Paolo II ha voluto definire l’associazione della casa del Papa ha come sua caratteristica, come era già della Guardia Palatina, quella di offrire un servizio al Romano Pontefice e il motto che è stato preso dalla Guardia Palatina Fide constamus avita vuol significare proprio questo: siamo salvi nella fede, nella fedeltà dei nostri padri.

**********

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *