A tu per tu con Francesco, il Papa e i giovani

Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews – Il popolo di Dio in dialogo con il Papa: i sogni e le speranze delle nuove generazioni.
Il magistero di Francesco è stato per il popolo di Dio un incontro “a tu per tu”, un abbraccio con un padre che si pone in ascolto. Questo popolo ha delle radici, gli anziani, di cui i giovani hanno bisogno per diventare adulti.
“I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana. E i sogni dei giovani sono i più importanti di tutti. (Papa Francesco, 11 agosto 2018)”
Le testimonianze dei giovani
Durante il Pontificato gli incontri di Francesco con i giovani si legano innanzitutto alle Giornate Mondiali delle Gioventù. Quella organizzata a Rio de Janeiro, nel 2013, permette alle nuove generazioni di conoscere più da vicino il nuovo pastore della Chiesa cattolica salito al soglio di Pietro il 13 marzo di quell’anno. Nella Gmg del 2016, in Polonia a Cracovia, Francesco rende omaggio a San Giovanni Paolo II, nella “sua terra natale”. Altre tappe sono le Giornate mondiali della Gioventù a Panama, nel 2019, e a Lisbona, nel 2023. Sono molte, nel corso del Pontificato, le occasioni in cui Francesco incontra i giovani. Tra queste, l’11 agosto del 2018 l’incontro con oltre 70 mila giovani provenienti dalle varie diocesi italiane e arrivati a Roma, al Circo Massimo, per abbracciare Francesco. Rivolgendosi al Papa, Letizia parla dei propri sogni e di come i giovani vedono il futuro.
Quando ho dovuto compiere l’importante scelta di cosa fare alla fine della V superiore, ho avuto paura a confidare quello che realmente sognavo di voler diventare, perché avrebbe significato scoprirsi completamente agli occhi degli altri e di me stessa. Avevo deciso di affidarmi al parere di alcuni adulti di cui ammiravo la professione e le scelte. Mi sono rivolta al professore che stimavo di più, il prof. di Arte, quello che insegna le cose per me più appassionanti. Gli ho detto che volevo seguire la sua strada, diventare come lui. E mi sono sentita rispondere che ormai non era più come una volta, che i tempi erano cambiati, che c’era la crisi, che non avrei trovato lavoro, e che piuttosto avrei dovuto scegliere un ambito di studi che meglio rispondesse alle esigenze del mercato. ‘Scegli economia’, mi ha detto. Ho sentito una grande delusione; mi sono sentita tradita nel sogno che gli avevo confidato, quando invece cercavo un incoraggiamento proprio da quella figura che avrei voluto imitare. Alla fine, ho scelto la mia strada, ho scelto di seguire la mia passione e studio Arte. Invece, un giorno, in oratorio dove sono educatrice, una delle mie ragazze mi ha detto di avere fiducia in me, di stimare le mie scelte. Mi ha detto che rappresento quasi un modello per lei e che avrebbe voluto fare quello che facevo io. E’ stato lì, in quel momento che ho deciso coscientemente che avrei preso tutto l’impegno di essere educatrice.
Un’altra testimonianza è quella di Lucamatteo. Al Papa dice che qualche volta ha provato a disegnarlo il suo futuro…