Trattative per rilascio di Clementina Cantoni

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Afghanistan proseguono le trattative per la liberazione dell’italiana Clementina Cantoni: i sequestratori hanno accettato di incontrare un gruppo di mediatori afghani ed il governo di Kabul è disposto ad accogliere le richieste dei rapitori. Il nostro servizio:

Il governo di Kabul si è dichiarato disponibile ad accettare le richieste avanzate dai sequestratori in quanto conformi ai principi dell’Islam. L’annuncio è arrivato dopo una serie di ultimatum fortunatamente caduti nel vuoto. I rapitori, che hanno acconsentito a trattare il rilascio della donna con un gruppo di leader religiosi, pretendono la sospensione dei programmi radiofonici e televisivi contrari alla religione islamica, la costruzione di nuove scuole coraniche, la lotta all’alcool e alla droga. Sul fronte delle indagini, è stata smentita la notizia dell’individuazione del covo dove Clementina è tenuta prigioniera.

Appello per il rilascio di Clementina Cantoni in tutte le moschee del Paese

Il presidente afghano Hamid Karzai ha dichiarato, inoltre, che non verrà intrapresa alcuna azione senza il preventivo consenso dell’esecutivo italiano. Karzai ha anche ribadito che la pista più attendibile porta alla criminalità comune. Nel Paese si moltiplicano, intanto, le iniziative per chiedere la liberazione della cooperatrice italiana: un appello per il rilascio della volontaria italiana è in programma oggi in tutte le moschee del Paese. Il mullah della principale moschea di Kabul, davanti a migliaia di fedeli, ha già lanciato un monito preciso: “Dio ci chiede di fermare ogni azione disumana”.

 

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