Spiragli di pace in Medio Oriente

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Spiragli di pace in Medio Oriente dopo l’incontro a sorpresa ieri, a Gerusalemme, tra il premier israeliano, Ehud Olmert, ed il presidente palestinese, Abu Mazen. In un comunicato congiunto si legge che i due leader “hanno espresso la volontà di cooperare come veri partner nello sforzo di far progredire il processo di pace tra Israele e Autorità nazionale palestinese”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

L’incontro e la stretta di mano tra il premier israeliano ed il presiedente palestinese riempiono di nuove speranze il difficile processo di pace in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi, congelato dalla fine del 2000. Durante il colloquio, sono stati toccati temi focali. Tra questi l’estensione del cessate il fuoco alla Cisgiordania e la creazione di una “commissione mista” per la liberazione dei prigionieri. I due leader hanno parlato di Israele e Autorità nazionale palestinese come di due “autentici partner”.

Iter verso la riconciliazione

E i primi effetti di questo nuovo corso verso la riconciliazione non si sono fatti attendere. Israele ha infatti approvato stamani, ad unanimità, il versamento alla presidenza palestinese di 100 milioni di dollari. Fondi finora congelati e provenienti da dazi doganali e tasse in favore dell’Autorità nazionale palestinese. Il provvedimento segue la decisione, annunciata ieri dal Quartetto per il processo di pace in Medio Oriente composto da Stati Uniti, Russia, ONU e Unione Europea, di tornare a versare, per almeno 3 mesi, aiuti finanziari per sostenere la popolazione palestinese.

La Comunità internazionale sostiene Abu Mazen

Al chiaro appoggio della comunità internazionale verso il presidente Abu Mazen si aggiunge, poi, una meno prevedibile apertura da parte di Hamas, formazione al governo, nei confronti dello stesso. Il primo ministro e leader del gruppo radicale, Ismail Haniyeh, ha risposto all’appello del presidente palestinese dicendosi disponibile a riprendere i negoziati con il suo partito di al Fatah per un governo di unità nazionale.

Politica interna palestinese ancora intricata

Gli spiragli di pace, riaperti con l’incontro di ieri tra Olmert e Abu Mazen, e questa nuova schiarita nella difficile situazione politica interna palestinese, fanno dunque sperare in una autentica riconciliazione non solo tra israeliani e palestinesi ma anche tra sostenitori di Hamas e di al Fatah.

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