Simposio dedicato al Beato John Henry Newman

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Il Beato John Henry Newman, “maestro nell’insegnarci che il primato di Dio è il primato della verità e dell’amore”, comprese la propria dipendenza “nell’essere da Colui che è il principio di tutte le cose”, trovando così nel Signore “l’origine e il senso” dell’identità personale. E’ quanto scrive Benedetto XVI nel messaggio per il Simposio internazionale intitolato “Il primato di Dio nella vita e negli scritti del beato John Henry Newman”. L’incontro, apertosi oggi a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, è promosso dalla Facoltà di Teologia della medesima Università e dal Centro internazionale degli Amici di Newman. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il cardinale John Henry Newman, proclamato Beato da Benedetto XVI lo scorso 19 settembre, si lasciò guidare da due criteri fondamentali. Il primo è “la santità piuttosto che la pace” e si traduce nella ferma volontà di “abbandonarsi fiduciosamente al Padre e di vivere nella fedeltà alla verità riconosciuta”. Mai il cardinale Newman – osserva il Papa – “si abbassò a falsi compromessi e si accontentò di facili consensi”. Rimase sempre onesto “nella ricerca della verità, fedele ai richiami della propria coscienza e proteso verso l’ideale di santità”.

Cardinale John Henry Newman

Esperienza della crescita nella fedeltà

Il secondo criterio è ancorato alla constatazione che “la crescita è la sola espressione di vita”. Questo principio – sottolinea il Santo Padre – esprime compiutamente la disposizione del cardinale Newman “ad una continua conversione, trasformazione e crescita interiore”. L’esperienza di crescita “nella fedeltà a se stesso e alla volontà del Signore”, aggiunge il Pontefice, è racchiusa in queste note parole del beato John Henry Newman: “Qui sulla terra vivere è cambiare, e la perfezione è il risultato di molte trasformazioni”.

Scoprire la verità oggettiva di un Dio vivente

Vivere è anche scoprire “la verità oggettiva di un Dio personale e vivente” che parla alla coscienza e rivela all’uomo la sua condizione di creatura. Ricordando le parole del cardinale Newman, il Papa sottolinea poi che “la ricerca della verità non deve essere appagamento di curiosità”. L’acquisizione della verità “non assomiglia in nulla all’eccitazione per una scoperta”. “Vi è una sola verità” è il primato di Dio – conclude il Pontefice – si traduce per Newman “nel primato della verità”, una verità che va cercata anzitutto disponendo “la propria interiorità all’accoglienza, in un confronto aperto e sincero con tutti e che trova il suo culmine nell’incontro con Cristo, via, verità e vita”.

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