Si aggrava crisi umanitaria in Nord e Sud Sudan

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 © Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Sudan, Darfur e Sud Sudan a 12 anni dall’inizio del conflitto. E’ questo il focus del rapporto 2014–2015 curato dall’associazione “Italians for Darfur” sulla situazione nella regione, presentato stamani a Roma nella sala “Caduti di Nassirya” del Senato. Tra le emergenze più gravi si registrano nuovi conflitti, violenze, persecuzioni contro i cristiani e carestie. A seguire la conferenza, c’era per noi Amedeo Lomonaco:

 

In Sudan, nel 2014, si è assistito ad un peggioramento delle emergenze, legate anche a nuovi conflitti e alle violazioni dei diritti umani. In particolare, si è registrata un’escalation di persecuzioni nei confronti dei cristiani, come ha confermato l’avvocato Mohaned Mustafa Alnour, che ha difeso in tutte le fasi del processo Miriam, la giovane madre cristiana condannata a morte per apostasia e poi liberata:

“Other churches in Sudan…
Diverse chiese in Sudan sono state distrutte, alcune sono state incendiate. Questo grazie anche alle disposizioni delle forze di polizia”.

Il dramma dei bambini soldato

Un’altra piaga è quella dei bambini soldato come sottolinea la presidente di “Italians for Darfur”, Antonella Napoli:

“I bambini soldato sono un’altra piaga profondissima in Sudan, come in altre realtà. Solo pochi giorni fa ne sono stati rapiti 80 in una scuola del Sud del Paese. In totale, almeno 12 mila sono stati i bambini sequestrati e trasformati in bambini soldato”.

Gravissima la situazione nel Darfur

Resta gravissima la situazione umanitaria nella regione sudanese del Darfur: secondo stime dell’Onu, a 12 anni dall’inizio del conflitto, i morti sono oltre 300 mila. Più di 4 milioni di persone vivono di aiuti umanitari. Sono inoltre riprese, su larga scala, le violenze sessuali. L’episodio più grave è avvenuto lo scorso mese di novembre a Tabit, nel nord del Darfur: 221 tra donne, adolescenti e bambine sono state stuprate in poche ore.

Crisi sempre più grave in Sud Sudan

Situazione allarmante anche in Sud Sudan, Stato indipendente dal 2011. Secondo dati delle Nazioni Unite, metà degli otto milioni di abitanti sono minacciati dalla carestia: a causa di continui combattimenti gli agricoltori non hanno potuto seminare i campi. Almeno 10 mila persone sono morte in seguito a scontri avvenuti lo scorso mese di gennaio. Quasi 2 milioni di persone hanno dovuto lasciare le loro case.

Tra i testimonial Tony Esposito

Tra i testimonial dell’associazione “Italians for Darfur”, l’artista Tony Esposito che ha voluto assicurare il proprio contributo per aiutare la popolazione sudanese:

“E’ il contributo di un artista insieme ad altri musicisti; il contributo di un disco, il cui ricavato verrà devoluto totalmente alla causa del Darfur. In attesa che avvenga la pace, c’è gente che ha bisogno di cibo, che ha bisogno di medicinali giorno per giorno”.

Foto:

By Steve Evans (Flickr: South Sudan 022) [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

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