Raid americano in un villaggio del Pakistan

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Raid americano in un villaggio del Pakistan contro un covo di presunti terroristi, tra i quali era stata segnalata la presenza del numero due di Al Qaeda, al Zawahiri. Secondo alcune fonti, il terrorista sarebbe morto ma i servizi segreti pakistani hanno smentito questa notizia. Sull’attacco compiuto nella notte dalle forze statunitensi, il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il numero due di Al Qaeda, il medico egiziano al Zawahiri, potrebbe essere stato ucciso durante un raid aereo americano pianificato dalla CIA e condotto, nella notte, in un villaggio del Pakistan, al confine con l’Afghanistan. Lo riferisce l’emittente statunitense CNN precisando che l’attacco ha causato la morte di almeno 18 persone. Secondo fonti locali, le vittime sono tutti civili pakistani, tra cui donne e bambini. La notizia della presunta morte del medico egiziano è stata smentita, invece, dai servizi segreti di Islamabad. Secondo l’intelligence pakistana, anche il mullah Omar, leader dell’ex regime afghano dei talebani, era presente nel villaggio al momento dell’attacco. Ma il suo portavoce ha dichiarato che il mullah Omar, genero di Osama Bin Laden, non è rimasto ucciso nel bombardamento.

Raid nella zona di Bajaur

E’ stato accertato che l’obiettivo principale del raid era al Zawahiri, ritenuto uno dei responsabili della pianificazione degli attentati dell’11 settembre 2001 contro le Torri Gemelle. Ma le autorità americane non hanno confermato l’uccisione del medico egiziano, apparso lo scorso 6 gennaio in un video trasmesso dalla televisione araba al Jazeera nel quale aveva chiesto al presidente americano, George Bush, di ammettere la sconfitta in Iraq. Il raid è stato condotto nella zona di Bajaur, una delle sette zone tribali pakistane amministrate con un sistema autonomo di leggi basate sull’Islam. Subito dopo il raid, è stata organizzata, nei pressi del villaggio colpito, una manifestazione contro gli Stati Uniti. I manifestanti hanno anche chiesto al presidente pakistano, Pervez Musharraf, di aprire un’indagine.

Foto:

By Staff Sgt. Cherie A. Thurlby, via Wikimedia Commons

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