Sono passati 100 anni dal primo Giro d’Italia

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

E’ il 13 maggio 1909 ed è un giorno memorabile nella storia del ciclismo: il ventenne romano Dario Beni si aggiudica la prima tappa del Giro d’Italia organizzato dalla Gazzetta dello Sport. La partenza è a Milano e l’arrivo a Bologna dopo 397 chilometri. Beni impiega più di 14 ore per concludere la sua cavalcata trionfale. Un secolo dopo quel 13 maggio, il Giro celebra la sua storia lunga finora 328.309 chilometri. L’edizione del Centenario, che comincia oggi e si concluderà il prossimo 31 maggio a Roma, è la numero 92 perché la corsa non si è disputata durante i due conflitti mondiali.

L’Italia di oggi è completamente cambiata

Oggi l’Italia è completamente cambiata, ma il Giro, fedele alla sua dose di fascino e di magia sportiva, nonostante recenti e frequenti casi di doping, continua a proporre suggestivi itinerari. Sono moltissimi i luoghi d’Italia scelti per le tappe: si passa da piccoli borghi e da vette impegnative a soleggiate strade costiere e ad unici paesaggi del patrimonio culturale italiano. L’edizione della popolare gara ciclistica, in coincidenza col Grande Giubileo del Duemila, ha avuto come cornice anche il Vaticano, con la partenza della prima tappa da piazza San Pietro. Sono molte poi le grandi sfide che si sono succedute nel corso degli anni. L’epoca dei campioni ha inizio con Costante Girardengo, insidiato nella fase finale della carriera da Alfredo Binda.

La storica rivalità tra Fausto Coppi e Gino Bartali

A cavallo della seconda guerra mondiale la storia della corsa è quella della rivalità tra Fausto Coppi e Gino Bartali, cui seguiranno le competizioni tra Gimondi e Merckx, Moser e Saronni, Bugno e Chiappucci. Una storia avvincente segnata purtroppo anche da profondi drammi come quello di Marco Pantani, trovato morto nel 2004 in un residence di Rimini. Le ultime edizioni del Giro d’Italia hanno fatto registrare infine i successi dell’italiano Danilo Di Luca e dello spagnolo Alberto Contador.

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