A Parigi Conferenza generale dell’Unesco

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Una bozza sulla protezione delle diversità culturali e delle espressioni artistiche, una convenzione contro il doping nello sport; un documento sulla bioetica e sui diritti umani. Sono i principali testi al centro della 33.ma Conferenza generale dell’UNESCO che si è aperta questa mattina a Parigi.

L’incontro, che si tiene ogni due anni, cade nel 60.mo anniversario dell’organizzazione. Il programma della Conferenza, che si concluderà il prossimo 21 ottobre, prevede relazioni, dibattiti e una speciale cerimonia, mercoledì prossimo, per celebrare la ricorrenza. In questa occasione, il tema della dignità umana sarà al centro delle relazioni del presidente della Germania, HorstKöhler, e di quello dell’Afgha-nistanHamid Karzai.

Tra i partecipanti l’osservatore permanente della Santa Sede

Domani interverrà, inoltre, l’osservatore permanente della Santa Sede presso l’UNESCO, mons. Francesco Follo, che porterà il saluto del Papa e leggerà il messaggio di Benedetto XVI ai partecipanti. Durante i lavori, ai quali prendono parte numerosi ministri, capi di Stato e di governo, saranno anche nominati 29 dei 58 membri del Consiglio esecutivo ed il direttore generale per i prossimi quattro anni. Appare scontata la conferma del giapponese Koïchiro Matsuura, alla guida dell’UNESCO dal 1999. Oltre alla nomina del nuovo direttore generale sarà esaminato anche il piano per il budget del biennio 2006-2007.

Sistema di allerta per tsunami

Particolare rilevanza verrà data, poi, allo studio di un sistema globale di allerta per gli tsunami. Alle relazioni sulla diversità culturale, sul doping e sulla bioetica si aggiungeranno, inoltre, interventi sui programmi da adottare per migliorare la formazione delle nuove generazioni. Proprio per stimolare una tavola rotonda su questo punto fondamentale, l’apertura dei lavori della Conferenza è stata preceduta da un Forum, al quale hanno partecipato più di 200 giovani provenienti da 120 Paesi ed incentrato sul tema: “I giovani e il dialogo tra culture, civiltà e popoli: idee per un’azione nella formazione, nelle scienze, nella cultura e nella comunicazione”.

Premio a padre Lagarde

Alla vigilia della Conferenza è stato anche assegnato a Parigi, lo scorso 29 settembre, il premio internazionale ‘Sharjah’ per la Cultura araba al padre bianco Michel Lagarde, dell’Istituto Pontificio di Studi Arabi ed Islamici di Roma. “Padre Lagarde – si legge nella motivazione – ha consacrato la sua vita, il suo insegnamento ed un’opera importante alla lingua araba e allo studio della religione islamica. I suoi lavori sui rapporti tra il cristianesimo e l’Islam hanno contribuito al rispetto dell’altro e al riavvicinamento delle due culture”.L’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza, la cultura e la comunicazione  fondata a Parigi il 16 novembre 1945,  ha tra i suoi obiettivi prioritari quelli di promuovere nel mondo condizioni idonee all’istruzione, attraverso la formazione di insegnanti, la lotta all’analfabetismo, la ricostruzione degli edifici scolastici nel rispetto delle situazioni culturali locali.

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